Per diverse motivazioni politiche nazionali e regionali sarà un 25 aprile molto diverso e sempre più attuale rispetto alla festa della Liberazione nazionale degli anni passati. Intanto sarà l’occasione per isolare e battere i tentativi della destra di revisionismo dell’antifascismo. La Resistenza non è stata soltanto un’azione di contrapposizione all’occupazione nazi-fascista, ma ha rappresentato un insieme di valori quali la libertà e la democrazia che tutt’oggi rappresentano un modello culturale e politico. Quel modello che non piace alla destra di Governo che getta la maschera per mostrare il volto reale di forza politica nata dagli ideali neofascisti sino a mettere in discussione i principi della Costituzione. A livello regionale la bella manifestazione di sabato a Potenza contro l’autonomia differenziata riprova che l’Unità del Paese costruita con la Lotta di Liberazione è tutt’altro che un traguardo definito e consolidato. Bisogna continuare quella lotta per scongiurare la divisione del Paese e l’aumento di disuguaglianze e penalizzazioni del Sud. Per questo ricorderemo tutti coloro che combatterono dalla parte giusta, anche perdendo la vita e che permisero di rifondare un’Italia libera e democratica, imperniata su valori di giustizia e solidarietà. Il loro riscatto aprì una nuova pagina per il Paese che non vogliamo si richiuda. E’ soprattutto ai giovani ragazzi e ragazze che ancora oggi lottano per difendere i propri ideali di democrazia e per un futuro migliore che dobbiamo rivolger
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