Codice della crisi: il saluto del Commissario Straordinario Chiarelli nell’incontro dell’ODCEC Taranto con il Sottosegretario Macina

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Questa mattina, nella Sala Monfredi della Cittadella delle imprese, il Commissario Straordinario della Camera di commercio di Taranto, on. Gianfranco Chiarelli ha portato il suo saluto in apertura dell’incontro sul Codice della crisi d’impresa e dell’insolvenza, organizzato dall’Ordine dei Dottori Commercialisti ed esperti Contabili di Taranto con la presenza dell’Onorevole Anna Macina, Sottosegretario di Stato al Ministero della Giustizia.

 «Dopo alcuni differimenti, il prossimo 15 luglio entrerà in vigore il Codice della crisi d’impresa e dell’insolvenza. Credo di poter dire che la struttura del Codice, così come modificato, appare abbastanza coerente con i principi espressi dalla legislazione europea trasfusi nella legge delega di cui costituisce l’attuazione e di recente declinati dalla Direttiva 2019/1023 – ha detto Chiarelli.
 A tale proposito dovrà essere fondamentale per tutti coloro – soggetti pubblici e privati, che a vario titolo interverranno nella gestione delle varie fasi procedimentali dell’ampio reticolato normativo del codice – avere sempre chiaro che la finalità primaria della legge è il risanamento dell’impresa in difficoltà, non il suo dissolvimento, la sua liquidazione. Un intervento che giunga quando è troppo tardi colpisce non solo l’imprenditore diretto interessato ma si ripercuote sull’intero tessuto economico, soprattutto locale».

Il Decreto Legge 118/2021 ha assegnato alle Camere di commercio un ruolo di particolare importanza e delicatezza proprio nella gestione primaria delle situazioni di criticità che possono attingere l’impresa:

«Il sistema camerale ha assunto tale ruolo con il consueto senso di responsabilità – ha aggiunto il Commissario – mettendo a disposizione degli operatori, dal 15 novembre scorso, una piattaforma telematica nazionale accessibile per la composizione negoziata della crisi, che rappresenta un primo tentativo (si auspica risolutivo) per l’imprenditore in difficoltà, di comporre utilmente eventuali fasi critiche».

Protagonisti non meno importanti saranno altresì i professionisti che con la loro preparazione ed il loro bagaglio di esperienza dovranno governare e gestire direttamente tutte le criticità che le diverse procedure comportano.

«L’auspicio – ha concluso l’on. Chiarelli rivolgendosi al Sottosegretario ed al Presidente Vizzarro – è che il Codice della crisi rappresenti più che un punto di arrivo, un punto di partenza, finalizzato, in primo luogo, alla conservazione ed alla tutela del patrimonio imprenditoriale di cui il nostro Paese può vantarsi e nei confronti del quale guardare più con fiducia che con sospetto.  Naturalmente, come tutti i provvedimenti di carattere normativo complesso, è probabile che siano presenti ancora alcune zone d’ombra su cui l’incontro di oggi, mi pare, sia finalizzato proprio a fare luce».

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