Vi sono momenti in cui tacere diventa una colpa e parlare diventa un obbligo.

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Un dovere civile, una sfida morale, un imperativo categorico al quale non ci si può sottrarre. Il confronto all’interno di una compagine politica è alla base della sua stessa esistenza. Da soci militanti e soci sostenitori della Lega esprimiamo la nostra indignazione per le modalità con le quali il Presidente Bardi ha liquidato l’Assessore Merra dopo aver ostacolato per mesi il suo operato in seno alla Giunta Regionale sottoponendola a discriminazioni politiche senza alcun garbo personale e istituzionale. Soprattutto, siamo scandalizzati dalla maniera in cui il Segretario Regionale e il Direttivo Regionale della Lega hanno consentito la defenestrazione di un suo assessore, senza averlo mai tutelato, per fare posto a chi aveva già abbandonato il partito ed è stato ripescato da una settimana al solo fine di sostituire una persona libera e indipendente che, tuttavia, non ha mai rinnegato la sua militanza e la sua fedeltà alla Lega. È stato pianificato e attuato un agguato per mettere fuori gioco una donna libera e una testa pensante che ha fatto troppo bene il suo dovere generando invidie e timori di oscuramento in qualcuno.
Con la fuoriuscita dal governo di Donatella Merra il Vulture perde un punto di riferimento e una strenua rappresentante delle istanze e dei bisogni di questa comunità. Tutta la Basilicata viene danneggiata dal comportamento scriteriato del Direttivo della Lega che ha sacrificato competenza ed esperienza, a sei mesi dalle elezioni, per un salto nel buio che non risponde ad esigenze collettive ma esclusivamente a logiche autoreferenziali.
Gli attuali vertici del partito stanno accentrando il processo decisionale nelle mani di pochi impedendo la dialettica interna e la crescita degli aderenti, allontanando i cervelli migliori e più appassionati. Attraverso la strategia del controllo delle tessere dei soci militanti si è trasformato il partito in uno strumento per la realizzazione di ambizioni personali e velleitarismi politici che hanno già fatto declinare i consensi.
Con la pugnalata alle spalle nei confronti del suo assessore oltre che della sua esponente femminile migliore il direttivo regionale ha tradito gli ideali del partito e i suoi più nobili fini.

Un gruppo di Soci Militanti e Soci Sostenitori del Vulture Melfese

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