Cestari (ItalAfrica): condividiamo richiamo vice ministro Esteri a valore etico del Piano Mattei

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“Il richiamo del vice ministro agli Affari Esteri Edmondo Cirielli a guardare al Piano Mattei come l’occasione per svolgere un ruolo centrale del nostro Paese non solo dal punto di vista geo politico ma anche etico ci trova in piena condivisione pensando innanzitutto ai giovani africani. Per perseguire l’obiettivo di Mattei dobbiamo pensare ad un aiuto reciproco, da pari a pari”. Lo sottolinea Alfredo Carmine Cestari, presidente della Camera ItalAfrica per il quale l’approccio etico è quello di ragionare sull’Africa come partner, piuttosto che come continente verso il quale destinare un aiuto che rischierebbe di essere effimero, superando l’antica visione assistenzialistica per scorgere un futuro decisamente più concreto. Fa bene dunque il vice ministro – aggiunge Cestari – a fare appello al dovere morale di portare avanti una nuova politica che preveda lo sviluppo delle infrastrutture africane e di valorizzare le risorse umane. Il gran numero di giovani nel continente africano può essere una grande opportunità per l’Africa e l’Europa”. Cestari evidenzia che l’Africa ha attualmente una popolazione di 1,3 miliardi di persone e per il 2100 dovrebbe crescere arrivando a 4,3 miliardi, oltre la metà dei 54 stati del continente vedrà la propria popolazione raddoppiata entro il 2050. “Dai soli dati demografici – aggiunge – già si evincono le criticità e le sfide a cui dover -urgentemente- far fronte a partire dai  giovani”. Inoltre, negli ultimi tre anni i numeri di sbarchi in Italia tornano a correre, segnala il Viminale, passando dai 67.040 del 2021, ai 103.846 del 2022 fino ai 155.754 migranti del 2023, che si dividono per la gran parte tra Guinea, Tunisia, Costa d’Avorio, Bangladesh, Egitto, Siria, Burkina Faso, Pakistan, Mali, Sudan. Aumentano nel frattempo anche i minori stranieri non accompagnati sbarcati: 2021 (10.053), 2022 (14.044), 2023 (17.283). “Sarà dunque inevitabile – dice Cestari – vedere crescere questi numeri nei prossimi anni, in Italia e in Ue, in virtù dei dati e delle previsioni (finora sempre rispettate) delle Nazioni Unite che avvertono dell’esplosione demografica nel continente africano fino al 2050. Per questo gli investimenti da realizzare con il Piano Mattei devono generare occupazione innanzitutto per le popolazioni africane. Bisogna tener presente che, per ogni posto di lavoro generato, un giovane potrà sostenere una famiglia fino a dieci persone”. Cestari annuncia infine per il 30 gennaio prossimo, in collaborazione con l’Associazione I Sud del Mondo ETS, un convegno – dal tema “Il Piano Mattei – Occasione di resilienza e rinascita per l’Africa” – a Roma presso la Sala Matteotti della Camera dei Deputati – Palazzo Theodoli) per individuare gli ambiti di intervento e le priorità del Piano Mattei, declinato nei vari aspetti di internazionalizzazione delle imprese, Cooperazione allo sviluppo, spopolamento delle Aree, tema energetico ecc. Il convegno metterà insieme un importante panel istituzionale e politico, per cercare di dare un contributo concreto alle iniziative pubbliche e private, rivolte ai Paesi del Continente africano, sulla base del rispetto e della reciprocità, lontano da atteggiamenti ‘predatori’ come indicava – evidenzia Cestari – l’ ex presidente Eni scomparso nel 1962  nei confronti dell’Africa da parte europea, volto alla promozione di uno sviluppo sostenibile e duraturo. 

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