In esposizione anche mostra fotografica sull’emigrazione lucana del Belgio e della Colombia
Il gruppo lucano di musica popolare “Vola Palomma“, dal 24 febbraio al 4 marzo, sarà in tournée in Colombia dove si esibirà tra le varie comunità lucane presenti a Bogotà e Tunja. Il gruppo Vola Palomma, che fa parte dell’Associazione dei Lucani di Reggio Emilia,
annovera già nel suo curriculum numerose esibizioni all’estero presso le associazioni lucane di Lussemburgo, Belgio e Londra, ed è composto da quattro elementi:
Donato Vena (voce, tamburello, flauto e cupa cupa, che è anche presidente del sodalizio reggiano), Giancarlo Corcillo (fisarmonica, organetto e chitarra), Cristina Farca (voce, ballo, nacchere e recitazione) e Matteo Pacifico (clarinetto).La tappa nel Paese dell’America Latina prevede l’esibizione principale a Bogotà martedì 27, presso il Teatro dell’Istituto Italiano di Cultura “Leonardo Da Vinci” che
è un organismo ufficiale del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale (MAECI) e, mercoledì 28 febbraio, ci sarà anche un incontro istituzionale con l’Ambasciatore Italiano in Colombia insieme ad una rappresentanza della Regione Basilicata, della presidente della Federazione dei Lucani in Colombia Isabella Zito, Ariana Medina dell’Associazione Lucani di Tunja e Antonio Friggione della Federazione dei Lucani del Belgio.La mostra sull’emigrazione della Colombia e del Belgio verrà allestita sia a Bogotà che a Tunja, dove ci sarà un’altra esibizione del gruppo Vola Palomma ed uno stage di danze lucane ai numerosi giovani di prima, seconda e terza generazione, nati in Colombia ma da avi italiani. Lo stage sarà ripetuto sabato 2 marzo anche ai giovani di Bogotà.
Le iniziative saranno anche ambasciatrici del progetto in atto dal Ministero degli Esteri sul “Turismo delle Radici” che vedrà, per tutto il 2024, iniziative italiane all’estero per incentivare il turismo in Italia dei discendenti Italiani al fine di scoprire i luoghi d’origine dei loro padri e dei loro nonni.
In allegato foto del gruppo e la locandina dell’evento presso Istituto Italiano di Cultura a Bogotà
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