Le celebrazioni per la festa della donna hanno quasi sempre prediletto modalità stereotipate molto spesso prive di quella forza comunicativa capace di far arrivare il messaggio forte e chiaro a chi lo riceve. 

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Noi dell’OCCSE, seguendo la nostra vocazione identitaria, abbiamo voluto dedicare questa giornata alle donne e all’amore per il sapere in Magna Grecia, presentando una visione alternativa del ruolo e della funzione della donna, analizzandone l’evoluzione nel corso della storia. Il convegno-evento, che si è tenuto l’8 marzo nella prestigiosa location del Castello di Torremare di Metaponto, ha registrato una nutrita partecipazione di pubblico (quasi in sold-out la prenotazione dei posti disponibili) a testimonianza di come la cultura, contrariamente a ciò che si pensa, riesca sempre a catalizzare l’attenzione di tanta gente, stanca dei soliti luoghi comuni.

Nel corso del convegno, moderato magistralmente dalla prof.ssa Filomena Musillo, sono intervenuti relatori di prestigio provenienti dalla Basilicata ma anche dalle regioni limitrofe magno-greche di Calabria, Campania e Puglia.

 Si sono alternati, nella trattazione delle varie sfaccettature dei temi oggetto del convegno: il prof. Fjodor Montemurro, presidente della Dante Alighieri di Matera e docente di lettere classiche, l’avv. Gaetano Danzi, presidente dell’associazione Ad Pythagoram di Matera, la dr.ssa Carmen Galluzzo Motolese, presidente del Club UNESCO di Taranto, il prof. Mino Ianne, ordinario di filosofia presso l’università di Bari, l’avv. Francesca Straticò da Castrovillari, esperta in diritto delle donne, e la prof.ssa Pina Russo, presidente del Festival della filosofia in Magna Grecia, proveniente da Elea, in Campania.

L’ OCCSE, ancora una volta, conferma la ferma volontà di voler garantire la presenza delle regioni della Magna Grecia in tutti gli eventi-convegno che vorrà proporre a beneficio della conoscenza.

Le relazioni, tutte affascinanti ed avvincenti, hanno dimostrato l’importanza e la necessità di apprendere dal passato, in primis dalla scuola pitagorica, per attribuire alla donna il significato che merita nella società moderna. 

A conclusione del convegno la compagnia delle Naiadi di Metapontion, diretta dal regista Vincenzo Forcillo, si è esibita, con grande successo, in una suggestiva performance teatrale incentrata sulla esemplare storia di Timica, una donna filosofa spartana, allieva del maestro Pitagora, magnificamente interpretata da Anna Marino e Ilde Calvello con le Naiadi: Carmela Gualtieri, Danila Carella, Sibora Skarra, Giusy Calvello, Carmen Petrozza, Anxhela Xhoka e Melisa Gjeci. 

Al termine è stata offerta una visita narrata al monumento di Pitagora, situato nell’agorà di Metaponto, che ha suscitato notevole interesse e stupore tra il pubblico.

Grande è stato l’entusiasmo e la meraviglia espressa dai partecipanti al Phitidia, il banchetto pitagorico basato sulla convivialità e la parsimonia, nato da una ricerca storiografica condotta dalla nostra associazione che ha riscoperto gli ingredienti e le pietanze più diffuse al tempo della permanenza a Metaponto di Pitagora, padre del vegetarianesimo.

Rivolgiamo un ringraziamento doveroso a chi ha reso possibile la realizzazione del convegno, dunque alle istituzioni che hanno concesso il patrocinio: la Regione Basilicata e il Consigliere Gino Giorgetti, la Commissione regionale Pari Opportunità e la Presidente Margherita Perretti, l’Amministrazione Provinciale di Matera e il Presidente avv. Piero Marrese, il Comune di Bernalda e il Sindaco dott. Domenico Tataranno, al Presidente dell’EPLI Rocco Franciosa, che ha portato in dote il prestigioso patrocinio del Ministero del Turismo.

La nostra gratitudine va a tutte le Associazioni che hanno collaborato: la Società Dante Alighieri, l’associazione Ad Pythagoram e l’UNITEP di Matera, il Club per l’UNESCO di Taranto, la Società Filosofica Italiana, il Festival della filosofia in Magna Grecia, l’Associazione Metapontum, che ha offerto il supporto logistico, la DeaGest srl che ha messo a disposizione i locali del castello, il Ristorante Il guerriero.

Una riconoscenza speciale, infine, a tutti i soci e volontari dell’OCCSE che, animati sempre dall’amore per questa terra e dal desiderio di renderla migliore, si spendono quotidianamente per ritrovare i valori identitari delle nostre radici e trasmetterli alle nuove generazioni.

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