LE INDENNITÀ DEGLI AMMINISTRATORI LOCALI, QUAL È LA VERITÀ?

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La Legge di Bilancio 2022, approvata in via definitiva dal Parlamento il 29.12.2021, prevede, ai commi da 583 a 587, un incremento delle indennità di funzione dei Sindaci in una misura percentuale, proporzionata alla popolazione, al trattamento economico complessivo dei Presidenti delle Regioni (attualmente pari a 13.800 euro lordi mensili).  

L’aumento, che di conseguenza interessa anche le altre cariche (Vice Sindaco, Assessori e Presidente del Consiglio Comunale) è stato applicato a partire da gennaio 2022 arrivando a regime nel 2024.

La legge, inoltre:

– stanzia le risorse per l’adeguamento delle indennità aumentando le risorse dello Stato a favore del fondo destinato alla corresponsione dell’indennità di funzione.

– dispone che i Comuni che non utilizzano il contributo assegnato per le indennità devono restituirlo allo Stato, per cui non è utilizzabile sotto altre forme a favore della comunità. 

Orbene, bisogna abbandonare i toni populisti e qualunquisti e discutere di indennità consapevoli che ricoprire determinate cariche comporti onori ma anche tanti oneri e responsabilità non indifferenti, non è un caso se siano sempre meno, infatti, i cittadini disposti a candidarsi.

Peraltro, l’indennità rappresenta una misura essenziale per consentire a tutti di fare l’amministratore, altrimenti la carriera politica sarebbe appannaggio esclusivo di benestanti che potrebbero consentirsi questi ruoli in virtù della loro agiata condizione economica.

È implicito l’obbligo, o almeno dovrebbe esserlo, di dover profondere il massimo impegno per vedersi riconoscere l’indennità. Ma il condizionale è d’obbligo e infatti c’è anche chi, a fronte dell’indennità percepita, ha prodotto solo disastri; facciamo un esempio, pensate alla precedente Amministrazione e alle condizioni in cui ha lasciato il Lago Laudemio, il Parco Giada, l’Ospedale ecc… Ecco, l’esempio appare esaustivo. Ebbene, anche quell’Amministrazione ha beneficiato dell’aumento dell’indennità nel 2022.

Fa specie, inoltre, che ad adirarsi per l’indennità sia un Consigliere Regionale che da solo in un mese percepisce più di quanto percepisca tutta la Giunta di Lagonegro nello stesso periodo. Soprattutto se si considera la continua volontà di boicottare non l’Amministrazione di Lagonegro ma la comunità tutta: dalla Regione non un euro per il rilancio del Lago Laudemio, non un euro per il Parco Giada, non un solo mattone per il nuovo padiglione dell’ospedale di Lagonegro, non un euro per la nuova elisuperficie ecc. Ecco, parliamo di più di mezzo milione di euro di indennità corrisposta al Consigliere per generare livore a danno della nostra comunità invece che favorire la crescita della nostra città. 

Dunque, ritornando all’aumento dell’indennità in questione: tale adeguamento sta avvenendo in tutti i Comuni italiani, come previsto dalla legge, non è una decisione presa unilateralmente o in modo arbitrario. In aggiunta, le relative risorse provengono dallo Stato e in caso di inutilizzo devono essere restituite; gli adeguamenti delle indennità non sono a carico del bilancio comunale.

Infine, le cifre dell’indennità che si leggono, è bene precisarlo, sono lorde ed includono, quindi, le trattenute fiscali.

Non permetteremo che la disinformazione e il populismo influenzino il dibattito pubblico. La nostra priorità è sempre stata e sarà sempre il benessere e gli interessi della nostra comunità. 

Ricordiamoci sempre di basare le nostre opinioni su fatti concreti e informazioni accurate, e di non cadere vittime di manipolazioni o distorsioni della verità.

Dal canto nostro, confermiamo l’impegno a dare sempre il massimo di noi stessi per la nostra città e la nostra comunità.

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