I lavori per portare acqua nel Camastra e il caso Brindisi di Montagna
Il commissario per l’emergenza idrica, Vito Bardi, continua a seguire costantemente l’evoluzione della crisi che riguarda il bacino Basento-Camastra. Domani, nel corso della nuova riunione dell’unità di crisi (ore 16 nella Sala Verrastro), farà il punto della situazione con tutti i soggetti in campo in ordine a tre temi: l’andamento dei lavori per la costruzione del sistema che consentirà di alimentare il Camastra con le acque prelevate dal Basento; le garanzie sulla qualità dell’acqua e sulla tutela della salute dei cittadini; la situazione delle perdite idriche, a cominciare dalla rottura della condotta, nei pressi di Brindisi di Montagna, che porta acqua dall’invaso al potabilizzatore di Masseria Romaniello.
I lavori sull’alveo del Basento, ai piedi di Castelmezzano e Albano di Lucania, procedono secondo il cronoprogramma stabilito con l’obiettivo di completare l’opera entro il 19 novembre prossimo.
Quanto alla perdita di Brindisi di Montagna, il commissario Bardi ha appreso che si tratta di una criticità già presente, amplificata dalla carenza idrica di queste settimane. Oggi una riparazione, secondo i tecnici di Acquedotto lucano, sarebbe inopportuna: occorrerebbe interrompere completamente il flusso idrico, svuotare la condotta (perdendo circa 5.000 metri cubi di acqua), ripararla e ricaricarla. L’operazione richiederebbe non meno di due giorni durante i quali l’erogazione idrica dovrà essere interrotta, creando ulteriori disagi ai 140mila cittadini dei 29 comuni serviti dal Camastra. Nel bilancio idrico di distribuzione, considerata l’attuale emergenza, la perdita è considerata da Acquedotto lucano “tollerabile” anche perché l’acqua che sgorga dalla condotta si riversa nel Basento e, quindi, con il nuovo progetto di collegamento Basento-Camastra, sarà recuperata. S’interverrà sulla condotta non appena ci saranno le condizioni necessarie.
In relazione ai controlli della qualità dell’acqua del Basento che, come noto, sono di competenza di Arpab, Acquedotto lucano e Asp, sarà loro cura tenere informato il commissario Bardi sulla garanzia per l’uso potabile o per altri usi laddove si rendesse necessario. Domani, al tavolo dell’unità di crisi, sono attesi i primi dati dell’Arpab. La popolazione sarà costantemente informata sull’evoluzione della crisi idrica e su tutte le iniziative e le necessità che, via via, saranno utili condividere.
Si continua a invitare i cittadini ad un uso responsabile dell’acqua, nella certezza di poter contare sul senso di responsabilità della comunità interessata.
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