Una notizia che non dovremmo sottovalutare, quella della riunione a Taranto della Giunta Nazionale del Coni, il prossimo 22 gennaio.
Se ha un valore intrinseco, legato al prestigio del soggetto istituzionale, questo appuntamento ci dice anche un’altra cosa importante: la nostra città è centrale nelle politiche sportive nazionali, al pari di altre realtà. Ed è questo risultato, raggiunto dopo anni di faticoso lavoro e investimenti, a doverci indurre in una riflessione più approfondita.
Anni fa, prima che l’amministrazione Melucci candidasse Taranto a ospitare i XX Giochi del Mediterraneo del 2026, gli eventi sportivi di livello rispettabile erano un occasionale contrappunto alla serie di manifestazioni che interessavano il territorio. Nulla di organico, infatti, nulla di programmato, ma la fortuita opportunità di essere sede di sporadiche organizzazioni, magari grazie alla pervicace volontà di alcune realtà associative cittadine.
Quella scommessa, poi vinta, di essere palcoscenico sportivo internazionale, ha attivato energie inaspettate, programmazione, investimenti appunto, destinati a cambiare il volto urbano definitivamente. Non è stato facile, abbiamo scontato diversi “start & stop”, ma solo la voglia di crederci sempre ha fatto in modo che non perdessimo di vista una prospettiva imprescindibile: assolvere alla nostra vocazione di città dello sport.
Se il Coni si riunirà a Taranto, come accaduto a Milano per le Olimpiadi Invernali che interesseranno il capoluogo meneghino e Cortina, significa che stiamo giocando una partita epocale per il nostro futuro, quel futuro che la “città dei due mari” merita, quel futuro fatto anche di sport, eventi, buona economia, che potrebbe ripagarci di anni di sfruttamento. È un pezzo di un mosaico più ampio, certo, ma un pezzo importante, centrale, fondamentale per comprendere il quadro complessivo.
Ecco perché dobbiamo accogliere con entusiasmo questa notizia, mettendola in fila con l’avvio dei cantieri per i nuovi impianti, su tutti stadio “Iacovone” e stadio del nuoto, con l’imminente partenza delle attività legate al titolo di “Città europea dello sport” per il 2025, ma anche con risultati più piccoli, ma efficaci per aumentare l’indice di sportività cittadino, come l’assegnazione delle palestre comunali alle società sportive, i nuovi playground, i weekend sportivi e tutte quelle iniziative che abbiamo realizzato.
Meritiamo un futuro nuovo, come dicevo, ed è quello che dovrebbe animare ogni nostra azione. Al netto delle polemiche politiche, che sono fisiologiche, al netto del legittimo interesse di ognuno a vedersi riconoscere dei meriti, al netto delle difficoltà, che sapremo fronteggiare e superare.
Prepariamoci al nostro meglio, quindi, per accogliere il presidente Giovanni Malagò e tutti i membri della giunta Coni, perché sarà l’ennesima occasione per sancire il nostro desiderio di rivalsa, rispetto a una storia che abbiamo deciso di riscrivere.
Gianni Azzaro
Assessore allo Sport
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