Un “ponte” è stato lanciato da Palazzo Italia Bucarest – dove è in svolgimento la IX Settimana della Cucina Italiana nel Mondo – con Matera dove è in corso la borsa internazionale del turismo delle origini. E’ stato il Ministro degli Esteri Antonio Tajani nel suo messaggio a ricordare la concomitanza dei due eventi che hanno un unico filo conduttore: attrarre un bacino di 60 milioni di persone di origine italiana che vogliono riscoprire le proprie origini che potrebbero generare una spesa annua in Italia molto vicina a 8 miliardi di euro. Giovanni Baldantoni, presidente di Palazzo Italia, ha raccolto il messaggio del Ministro, commentando le sue parole dall’area permanente dei Desk di Palazzo Italia, dedicata alla promozione turistica di Matera e di altre località lucane (Acerenza, Sant’Angelo Le Fratte, Maratea, Castelmezzano). “Noi ha detto – già da anni ci occupiamo di promozione turistica e con questa edizione dedicata alla cucina delle radici siamo in perfetta sintonia con la strategia definita a Matera per accrescere le azioni di attrazione verso la Basilicata e il nostro Paese. Il cibo e i prodotti enogastronomici italiani continuano a essere considerati un pilastro del turismo nazionale, con il 95% dei cittadini che li reputa fondamentali per attrarre turisti. Eppure – aggiunge – “solo” il 46% ritiene che questo aspetto sia adeguatamente promosso dalle istituzioni, evidenziando una necessità di maggiore impegno e strategie di marketing mirate. Ed è quello che intendiamo fare con Palazzo Italia “piattaforma” e vetrina permanente per i nostri produttori”.
Il senso di identità e la memoria di usi e tradizioni locali sono gli elementi fondanti lo sviluppo del turismo delle radici, segmento generato dagli emigrati e dai loro discendenti che si mostra in forte crescita negli ultimi tempi. Il cibo italiano, le tradizioni culinarie regionali e le produzioni tipiche locali hanno un valore intrinseco, che va oltre la bontà, il gusto, l’apprezzamento oggettivo, per abbracciare la sfera emotiva ed intima di appartenenza e di ricordo. I turisti delle radici sono particolarmente interessati ai prodotti alimentari “nostalgia”, che hanno il “sapore di casa” e che scelgono per la qualità, ma soprattutto perché ricordano la madre patria. Con il “Piatto delle radici” che segna la conclusione della Settimana è stato lanciato un brand che attesterà la qualità e l’originalità e contrasterà il diffuso falso ristorante italiano. Per dare più valore all’iniziativa, è stata aggiornata la “Carta di Palazzo Italia” lanciata in occasione della Settimana della Cucina Italiana nel mondo 2023 – con al centro gli obiettivi di valorizzazione delle tradizioni enogastronomiche delle Regioni e dei territori italiani, anche a fini turistici. Una conferenza internazionale è stata dedicata al rapporto cibo-salute con la partecipazione di docenti dell’Università di Bucarest, nutrizionisti, esperti, il sindaco di Dobroesti-Ilfov in rappresentanza dei sindaci della regione. In sintesi le indicazioni della conferenza venute da Enza Barbaro, presidente Aci: Scegliere la cucina più sana (euro-mediterranea) sostenendo la candidatura di quella italiana a Patrimonio Unesco; usare prodotti e produzioni autoctoni ed eco-sostenibili da valorizzare e promuovere; formare i “professionisti” della cucina a comportamenti etici; educare famiglie, bambini, studenti; valorizzare territori e produttori dei territori. “Attraverso il cibo, le pratiche di cucina e la convivialità, gli emigranti – sottolinea Barbaro- hanno saputo diffondere e condividere la cultura italiana in tutto il mondo, esprimendo in questo un innato talento nel creare relazioni, nel mescolarsi, nel contaminare, nel rinnovare e rigenerare incessantemente il loro patrimonio originario”.
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