Basilicata nel CDA di Areflh con le regioni ortofrutticole europee

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“La forza delle relazioni e l’autorevolezza conquistata  dalla  nostra regione nel comparto ortofrutta in questi anni, ci ha permesso di raggiungere questo risultato e di consentire all’Italia, con la nostra regione come protagonista, di farsi spazio sulla preponderanza francese nel consiglio di amministrazione di Areflh, Associazione delle Regioni e dei produttori europei di ortofrutta.

A Bordeaux, per la prima volta la Regione Basilicata, associata e presente in Areflh dal 2006, entra nel CDA della più importante associazione di organizzazioni di produttori ortofrutticoli europei. In rappresentanza dell’Italia, la Basilicata affiancherà la confermata presidente Simona Caselli, assessore all’Agricoltura della Regione Emilia Romagna, per il prossimo triennio.”

Lo rende noto l’Assessore alle Politiche Agricole e Forestali, Luca Braia.

“La scelta, su mia indicazione – prosegue Braia- per la rappresentanza è ricaduta sul responsabile dell’ufficio Produzioni Vegetali del Dipartimento Agricoltura, nonché autorità di Gestione del Feasr, Rocco Vittorio Restaino, per ruolo funzione e competenza.

La Regione Basilicata è oggi nel CdA di Areflh insieme alle regioni Fiandre, Nouvelle Aquitaine, Bretagna e Catalogna e con tre organizzazioni dei produttori italiane. Aderiscono ad Areflh l’Italia, la Francia è la Spagna.

Un percorso cominciato due anni fa quando abbiamo partecipato come Regione Basilicata all’Assemblea generale delle regioni frutticole, orticole e floricole di Areflh, che raggruppa regioni e produttori rappresentando quasi il 40% della produzione europea, prendendo il forte impegno di essere sempre più parte attiva nei vari tavoli di lavoro costituiti in Areflh.

Incrementare la percentuale di aggregazione dei produttori alle OP (Organizzazioni di produttori) ma al contempo quella dell’aiuto comunitario verso le OP, favorire la costituzione delle AOP (Aggregazioni di Organizzazioni di produttori) e delle filiere, sono gli obiettivi che come Regione abbiamo portato avanti e su cui va costruita insieme, a livello Europeo, una azione incisiva a sostegno per recuperare competitività.

Sono necessarie politiche europee per la tutela del reddito minimo ai produttori e politiche che stimolino ed educhino al consumo della frutta e programmi a sostegno dell’educazione alimentare. Così come è sempre più necessario puntare su ricerca e l’innovazione, sostegno ai processi di tipicizzazione dei prodotti che sfruttano la biodiversità, caratteristica delle regioni europee e dell’Italia in particolare modo, e difendere le identità territoriali dei prodotti (certificazioni IGP e DOC) in un mercato globale.

Con la piattaforma logistica dell’Agroalimentare in Val Basento – conclude Braia- connessa al Porto di Taranto, che deve assolutamente rimanere tra le priorità di questa regione per non disperdere il lavoro fatto in questi anni per il comparto, la Basilicata potrebbe diventare l’hub ortofrutticolo dell’intero mediterraneo. Per questo continueremo a batterci nel nuovo Consiglio Regionale che sta per insediarsi.

L’auspicio é che si possa continuare in questa direzione a tutela del comparto agroalimentare di Basilicata. Vigileremo attentamente affinché quanto abbiamo costruito sia consolidato e non vanificato.”

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