Le specie aliene sono quelle specie trasportate dall’uomo in modo volontario o accidentale al di fuori della loro area d’origine. Nell’ultimo trentennio sono salite a 3000 le specie aliene presenti in Italia, di cui circa il 15% sono invasive, un fenomeno percepito come marginale solo per mancanza di una puntuale conoscenza. Eppure, la stima dei costi sociali ed economici di questo fenomeno supera i 12 miliardi di Euro ogni anno nella sola Unione Europea.
Le Aree Protette italiane sono in prima linea per tutelare il nostro patrimonio di biodiversità e per questo motivo, domani, giovedì 28 febbraio, presso la sede del Parco Nazionale dell’Appennino Lucano Val d’Agri Lagonegrese si svolgerà il corso curato dagli esperti di Legambiente e dedicato ai docenti, al personale scolastico e agli educatori ambientali, dedicato al fenomeno della diffusi0ne delle specie aliene e ai metodi per monitorarle e controllare il territorio.
La formazione, riconosciuta dal Miur, è stata già realizzata a Torino con il Parco Nazionale del Gran Paradiso, a Reggio Calabria insieme al Parco dell’Aspromonte e, dopo l’appuntamento di
Marsico Nuovo, si concluderà a marzo nel Parco dell’Arcipelago Toscano.
“L’attività di formazione – ha dichiarato la vicepresidente di Legambiente Vanessa Pallucchi – offre l’occasione di diffondere la conoscenza di un fenomeno sempre più preoccupante nel mondo e per il quale è fondamentale fare opera di prevenzione. Tanto più in un territorio protetto, dove sarà più facile, grazie proprio alla formazione di tutti gli attori coinvolti, monitorare la situazione e gestirla con consapevolezza. I corsi con gli insegnanti e gli educatori e, successivamente, le giornate di attività aperte alle scuole locali costituiranno preziosi momenti di animazione culturale e scientifica, importanti per la crescita della conoscenza del territorio e la pratica della citizen science”.
“Le specie aliene invasive costituiscono una delle principali minacce alla biodiversità – ha dichiarato il Presidente di Federparchi Giampiero Sammuri – per poterle affrontare con efficacia occorre che vi sia il massimo di consapevolezza delle comunità interessate ed è questo l’obiettivo delle attività di formazione con le scuole. Un contributo per creare le condizioni affinché gli interventi sulle specie aliene vengano compresi per la loro importanza rispetto alla salvaguardia degli habitat”.
Tutti i partecipanti riceveranno un Kit didattico con schede informative sulle Ias e un percorso educativo strutturato per il coinvolgimento degli alunni e degli studenti, che vuole tenere insieme il metodo scientifico, l’analisi della realtà territoriale e le attività didattico educative.
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