Altrimedia edizioni – è scritto in una nota – presenta “Altri mondi altre storie”, la nuova antologia del Maestro italiano del fantastico Donato Altomare. Il giornalista Filippo Radogna dialogherà con l’autore mentre gli attori Tommaso Ferrandina del Gruppo teatrale “Tutto Esaurito” e Carla Latorre dell’Associazione Gutta leggeranno alcune pagine del libro. Al termine dell’incontro verrà offerto un aperitivo a base di prodotti tipici pugliesi e lucani. Altomare, uno dei migliori autori del fantastico, ha alle spalle un numero incalcolabile di presentazioni e importanti premi conquistati. Fin dal primo racconto di “Altri mondi altre storie”, “Dolcissima Roberta”, il lettore viene immerso in un’atmosfera rarefatta e sospesa, in bilico tra il mondo reale di Donato e gli “altri mondi” abitati dalla protagonista Roberta. Il loro sarà un incontro-scontro dai risvolti inaspettati che segnerà per sempre la vita dell’uomo. L’antologia di Altomare è un crescendo di rivelazioni e colpi di scena. Il suo modo di intendere il fantastico è molto concreto, più vicino a noi di quanto si possa immaginare. Passionale, sensuale, sorprendente. Ma anche calcolatrice, problematica, vendicativa. La fantascienza non è mai stata così reale: nei racconti di questa antologia diventa parte integrante della nostra vita perché si insinua leggera, delicata, per poi stravolgerla. L’autore riesce a intrecciare, con risultati incredibili, realtà e fantasia, fantascienza e fantastico: è tutto così normale, nelle situazioni descritte da Altomare quando all’improvviso tutto cambia. E fino all’ultima pagina di ogni racconto continuerà a cambiare sorprendendo il lettore. “Altri mondi altre storie” racchiude racconti così coinvolgenti da catturare anche chi si avvicina per la prima volta al genere. “Due anni fa Altrimedia Edizioni ha creato la collana “Fantastica”, curata proprio da Donato Altomare e da Loredana Pietrafesa, per colmare un vuoto che cominciava a diventare ingombrante. Il fantastico – evidenziano i responsabili della Altrimedia Edizioni – , nelle sue numerose declinazioni della fantascienza, dell’horror, dello sci-fi…, ci affascinava come curiosi di letteratura e nello stesso tempo ci richiamava alla necessità di aprirci a un “genere” che appassiona davvero numerosissimi italiane e italiani. Un ambiente molto stimolante che non poteva non essere oggetto delle nostre sperimentazioni e ricerche”.
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