La giovane dirigente lucana di AGIA-Cia, Chiara Gerardi è stata selezionata dal CEJA (Consiglio Europeo Giovani Agricoltori) come esperta presso il Gruppo di Dialogo Civile Silvicoltura e Sughero della Commissione Europea, in rappresentanza di oltre 2 milioni di giovani imprenditori agricoli europei.
Il CEJA, che persegue come obiettivo prioritario il ricambio generazionale nel settore agricolo, è uno degli organismi del Dialogo Civile che la DG AGRI della Commissione Europea ha istituito per contribuire a mantenere un dialogo continuativo su tutte le questioni relative alla Politica Agricola Comune, incluso lo Sviluppo Rurale e la sua attuazione. In particolare per quanto riguarda le misure che la Commissione Europea riterrà di dover adottare in quest’ambito, ivi compresi gli aspetti internazionali dell’agricoltura, realizzare uno scambio di esperienze e buone pratiche, offrire consulenza in materia di strategie, fornire il proprio parere su tematiche specifiche su richiesta della DG Agri o per propria iniziativa ed infine monitorare gli sviluppi della Politica stessa. Attualmente – sottolinea Agia-Cia Basilicata che ha espresso soddisfazione per l’incarico affidato a Gerardi quale riconoscimento della qualità di impegno del gruppo dirigente Agia – c’è un divario della presenza di giovani imprenditoriali agricoli in Italia (5,1%) da colmare rispetto agli altri Paesi come Germania (7,1%), Francia (8,7%), Grecia (6,9%). I problemi esistenti peggioreranno seriamente – sottolinea la nota – se il rinnovamento generazionale in agricoltura non verrà potenziato nel prossimo futuro. L’agricoltura europea perderà la sua attuale diversità e non trarrà vantaggio dall’approccio imprenditoriale, dalla consapevolezza ambientale e dall’atteggiamento innovativo che la prossima generazione può portare. Se non verranno prese misure concrete, le conseguenze di questa perdita danneggeranno ulteriormente il tessuto sociale ed economico delle zone rurali specie meridionali. Per Agia garantire la sicurezza alimentare, raggiungere gli obiettivi climatici e ambientali e arginare il declino delle zone rurali sono sfide che possono essere risolte consentendo a più giovani di prosperare in agricoltura. Tuttavia, un bilancio che prevede una riduzione dei finanziamenti della PAC potrebbe ridurre le ambizioni degli agricoltori specie di quelli più giovani.
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