“Il via libera dell’Unione europea tra il 2021 e il 2023 ai regolamenti che autorizzano direttamente l’utilizzo di farine derivate da insetti a uso alimentare e la commercializzazione e produzione di questi prodotti in tutti i Paesi membri Ue, che in nessun modo può essere vietata, ha destato non poca preoccupazione e allarme in una parte consistente dei cittadini italiani, e il nostro Governo ha inteso garantire con regole rigide e chiare, e con idonee sanzioni finalizzate al loro rispetto, esattamente la possibilità dei cittadini di scegliere se utilizzare qualcosa che l’Europa autorizza”. Così il ministro dell’Agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste, Francesco Lollobrigida, ha replicato all’interrogazione presentata dal capogruppo alla Camera di FdI, Tommaso Foti, e da altri deputati del partito, tra cui Aldo Mattia (FdI) che l’ha illustrata in aula. Un’interrogazione attraverso la quale, ha spiegato Mattia, “abbiamo chiesto in che modo i recenti decreti del MASAF, pubblicati di concerto con il Ministero delle Imprese e del made in Italy e del Ministero della Salute, possano garantire la salute pubblica e il diritto ad una corretta informazione, considerando anche – ha aggiunto Mattia – che il nostro Governo è stato il primo a porsi il problema e il primo a porre dei provvedimenti in merito alla commercializzazione di farine di insetti”. Nella replica il ministro ha spiegato che “se l’Unione europea dice che e’ lecito acquistare e nutrirsi di insetti, l’Italia sostiene che deve essere garantita anche la possibilità di non farlo”. Lollobrigida ha ricordato che il governo Meloni ha adottato quattro decreti, approvati nel marzo 2023, che “prevedono che le confezioni contenenti prodotti a base di farine di insetti dovranno presentare un’etichetta chiara e ben visibile, recante le seguenti informazioni: la tipologia di insetto presente con il nome scientifico, ma per ulteriore chiarezza abbiamo anche previsto che sia indicato anche il nome in italiano di tale insetto; la quantità di insetto utilizzato e presente nel prodotto alimentare; che sia esplicitamente espresso il Paese di origine dell’insetto presente” e “informazioni relative ai rischi legati a possibili reazioni allergiche”. Inoltre, il ministro ha spiegato che “al fine di evitare commistioni per la presenza di questi alimenti, l’Italia ha deciso di regolamentarne la vendita prevedendone la commercializzazione in comparti separati, appositamente dedicati e segnalati con una specifica cartellonistica”. Soddisfazione per la risposta data dal ministro, è stata espressa da Mattia perchè “dimostra ancra una volta, un’attenzione costante del Governo verso questioni importanti, attinenti la salute dei cittadini”.
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