AL: L’AMMINISTRATORE UNICO MARCHESE NEL CONSIGLIO DIRETTIVO ACQUA DI UTILITALIA

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GIANDOMENICO MARCHESE ENTRA A FAR PARTE DEL CONSIGLIO DIRETTIVO ACQUA DI UTILITALIA

È la prima volta che Acquedotto Lucano entra negli organi della Federazione.  Valotti (A2A) confermato presidente

Roma, 27 giugno 2018 – L’amministratore unico di Acquedotto Lucano, Giandomenico Marchese, entra a far parte della Federazione delle imprese dei servizi pubblici di acqua ambiente e energia, nel ruolo di consigliere. La nomina è avvenuta nel corso dell’Assemblea di Utilitalia, riunita oggi all’Auditorium di via Veneto a Roma.
Oltre alla nomina degli organi federali (giunta esecutiva, consigli direttivi e collegio dei revisori), l’Assemblea ha confermato Giovanni Valotti (presidente di A2A) per altri tre anni alla guida di Utilitalia.

È la prima volta che il gestore del servizio idrico integrato della Basilicata entra negli organi della Federazione.

Una nomina che rappresenta un riconoscimento importante per Acquedotto Lucano, che sta puntando sul miglioramento del livello qualitativo del servizio svolto, soprattutto attraverso processi e tecnologie innovativi, e una cultura industriale pensata e sviluppata in termini di sostenibilità ambientale.

“Il mio impegno nel Consiglio Direttivo Acqua di Utilitalia – ha dichiarato Marchese – sarà orientato, in particolar modo, a dare un contributo al confronto e alla programmazione tra public utility, con lo scopo di trasferire le esperienze, le migliori pratiche ed affrontare in maniera coordinata le problematiche emergenti. Utilitalia, già lo scorso mese di febbraio ha promosso la rete di imprese denominata ‘Rete Sud’: l’auspicio è quello di fare in modo che questo spazio dia slancio all’offerta di servizi e sia di supporto alle aziende di servizio pubblico locale del Mezzogiorno, per contribuire all’ammodernamento del Paese in termini di infrastrutture e competenze, superando gli squilibri tra diversi territori”.

Il presidente Giovanni Valotti ha messo al centro della sua relazione il “Patto per lo sviluppo del Paese”, documento programmatico condiviso con tutte le aziende associate. Una strategia per il bene dell’Italia, che coinvolga Stato, Istituzioni territoriali, comunità locali, imprese e cittadini in un percorso con quattro punti cardine: gestione della transizione energetica ed ambientale verso la green economy, sviluppo di un sistema infrastrutturale efficiente, sostenibilità sociale ed ambientale, valorizzazione dei territori e delle comunità servite.

Il Patto per lo Sviluppo contempla e rilancia alcuni dei valori contenuti nel Piano “Utilitalia 2022”, presentato lo scorso anno, con il quale la Federazione si è impegnata verso il Paese. Impegni ribaditi anche con i leader di alcune delle maggiori forze politiche: Di Maio, Salvini, Grasso, Rosato e Brunetta, durante il ciclo di incontri “Servizi Pubblici e Nuova Politica” promossi tra dicembre 2017 e marzo 2018 in vista delle elezioni politiche.

“È fondamentale – si legge nel documento approvato dall’Assemblea – declinare le strategie nazionali, nelle scelte regionali e locali, specialmente nei comparti dell’energia, dell’ambiente e delle risorse idriche. L’obiettivo è garantire ai cittadini servizi di qualità sempre migliore, efficienti e accessibili, colmando le differenze infrastrutturali tra i diversi territori e sviluppare una cultura industriale dei servizi pubblici tutelando in particolare le fasce deboli della popolazione”.

In particolare, le Associate ad Utilitalia forniscono servizi idrici a circa il 80% della popolazione, servizi ambientali a circa il 55%, servizi di distribuzione gas ad oltre il 30%, servizi di energia elettrica a circa il 15% della popolazione italiana.

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