Preme ribadire un concetto alla base dell’attività amministrativa: la facoltà dei privati di presentare istanze non equivale all’ottenimento della concessione. Mi riferisco alle 15 istanze finalizzate all’istallazione di impianti fotovoltaici flottanti: ribadisco che nessuna autorizzazione sarà concessa senza le valutazioni ambientali richieste dalla normativa vigente. La pubblicazione dell’avviso di presentazione delle istanze è finalizzata a consentire ad altri soggetti interessati di presentare nel termine di trenta giorni istanza di concessione da porre in concorrenza. Inoltre, come espressamente previsto nell’avviso di pubblicazione, è diretta a consentire agli enti pubblici che ne avessero interesse per finalità di ordine generale, a presentare, sempre entro trenta giorni, “eventuali osservazioni e opposizioni” a tutela degli interessi di cui sono portatori. Per la Regione è obbligatorio pubblicare l’istanza, altrimenti, se non lo facesse, violerebbe un obbligo di legge. Ma questo non equivale in alcun modo a concedere un’autorizzazione. Capisco il momento pre-elettorale, ma sottolineo che le autorizzazioni potranno essere rilasciate solo ed esclusivamente dopo aver verificato il rispetto delle norme in materia di tutela dell’ambiente, delle risorse idriche, del paesaggio e del patrimonio storico-artistico, tra cui la Valutazione di Incidenza Ambientale (VIncA) per gli impianti ubicati all’interno di siti della Rete Natura 2000, come è per l’invaso di San Giuliano. La pubblicazione dell’istanza è dunque solo un atto iniziale della procedura, che non comporta necessariamente il rilascio della concessione dell’area richiesta e, neppure, il rilascio del titolo abilitativo o autorizzativo, per il quale è condizione imprescindibile il necessario rispetto della normativa diretta alla tutela dell’ambiente. Saranno rilasciate solo concessioni che rispettino i criteri stabiliti dall’apposito decreto ministeriale e saranno autorizzati solo impianti conformi alla normativa in materia di tutela dell’ambiente, delle risorse idriche, del paesaggio e del patrimonio storico-artistico”. Lo afferma in una nota l’assessore all’Ambiente, Territorio ed Energia della Regione Basilicata, Cosimo Latronico.
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