Il caporedattore di Rai 1 nella città murgiana per presentare il suo romanzo
Appuntamento alla fondazione “Pomarici Santomasi” sabato 25 giugno alle 19.
Un romanzo basato su un fatto vero, la testimonianza registrata di un gerarca fascista su un capitolo centrale e ancora oscuro della storia italiana: il passato coloniale della nazione che si credeva impero e si riscoprì paese da operetta. Si intitola “Il bel tempo di Tripoli”. È il libro nato dalla penna di Angelo Angelastro, caporedattore di Rai 1. Il giornalista, che già nel nome tradisce le sue origini gravinesi, sarà a Gravina sabato 25 giugno, per accogliere l’invito della libreria Parrulli e presentare la sua opera letteraria, nei saloni della fondazione “Ettore Pomarici Santomasi”, a partire dalle 19. Ad interloquire con l’autore, dopo i saluti del presidente della fondazione, Mario Burdi, l’avvocato e scrittore Nunzio Langiulli. Due voci su un tema, quello del colonialismo, prepotentemente ritornato d’attualità ai giorni nostri alla luce dei fenomeni migratori e della malcelata volontà delle grandi potenze di mettere piede e armi nel continente africano per provare a disciplinare il flusso delle partenze, con un occhio alle ragioni geopolitiche e l’altro al controllo delle fonti energetiche. Echi che risuonano, tutt’altro che lontani, nelle vicende di Filippo Salerno, ex capo ufficio stampa della milizia in Africa orientale, incastrate da Angelastro nel periodo tra il 1935 ed il 1943, lo stesso che si porta via il sogno coloniale italiano, e ricostruite nella narrazione di una straordinaria esperienza umana in cui non è difficile intravedere la sapiente confusione tra fantasia e realtà e riferimenti autobiografici sospesi tra realtà e finzione.
Se ne riparlerà il 25 giugno a Gravina. Angelastro, classe 1954, già corrispondente dell’Unità da Bari, è giornalista Rai dal 1977, prima come redattore della sede regionale pugliese, quindi come colonna della redazione di Rai 1. Oggi caporedattore della rete ammiraglia, ha seguito in Italia e all’estero gli eventi della cultura e dello spettacolo, dando voce ai grandi protagonisti della musica, della letteratura, del cinema, del teatro e della danza. Ha inoltre curato numerosi speciali e ideato le rubriche “Tg1 Incontri” e “Tg1 Persone”.
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