“La crisi energetica ha stimolato nuovi orizzonti per la produzione e il consumo dell’energia, determinando lo sviluppo di una cultura che mira alla produzione di energia sostenibile ricorrendo a mix energetici locali, privilegiando le reti corte e il consumo locale: nascono, così, le comunità energetiche rinnovabili (CER)”. Lo ha detto l’assessore all’Ambiente ed Energia della Regione Basilicata, Cosimo Latronico, intervenendo a Matera al convegno “Contributo delle Comunità energetiche rinnovabili allo sviluppo delle aree interne. Aspetti tecnici ed esperienze territoriali a confronto” promosso dai Consigli regionali Unipol di Basilicata, Calabria e Puglia. “Quello delle comunità energetiche rinnovabili è un tema rilevante e particolarmente attenzionato, lo stesso Pnrr ha stanziato 2,2 miliardi di euro a livello nazionale per incentivare la costituzione di Cer nei comuni con meno di 5 mila abitanti, soggetti a spopolamento. Questo innovativo modello consente di costruire una rete energetica solidale e inclusiva che, oltre a contrastare la povertà energetica, risponde agli obiettivi della transizione ecologica del Piano Nazionale Integrato per l’Energia e il Clima. E’ opinione ormai diffusa – ha aggiunto Latronico – che il passaggio alle fonti rinnovabili si concretizza agendo sui contesti territoriali con soluzioni appropriate basate sulla specificità dei luoghi. E’, dunque, essenziale sostenere e rendere partecipi le aree interne del rinnovamento energetico in atto, creando un indotto economico che ne favorisca il ripopolamento e l’autonomia”. Per l’assessore regionale “sono, pertanto, i comuni delle aree interne i protagonisti di queste nuove forme autosostenibili di sviluppo locale, di condivisione delle risorse a vantaggio della rigenerazione territoriale. La Regione Basilicata ha accelerato i lavori per mettere a sistema le opportunità offerte, con una visione complessiva del rilancio della centralità del proprio entroterra, attuando una pianificazione energetica territoriale che valorizza le risorse energetiche locali a favore delle comunità. Si cita l’istituzione di uno sportello per l’erogazione di contributi a fondo perduto per l’installazione di impianti da fonti rinnovabili a servizio delle unità abitative non allacciate alla rete metano ricadenti nel territorio lucano. La misura, incentivando l’installazione di impianti rinnovabili per uso domestico, si configura anche come azione di sostegno alla creazione di piccole comunità energetiche locali. La comunicazione e l’informazione sul tema rivestono un ruolo significativo per accrescere la coscienza della condivisione energetica. Ben venga – ha concluso Latronico – l’istituzione di tavoli tecnici che vedono la partecipazione di esperti e facilitatori per raccogliere l’interesse da parte di cittadini, pubbliche amministrazioni, imprese e attori del mercato energetico”.
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