“Le Comunità energetiche regionali (Cer) rappresentano un modello energetico su cui l’Unione Europea sta puntando molto per completare il quadro della transizione energetica. Le direttive comunitarie e i relativi decreti di recepimento, con particolare riferimento al decreto legge 199/202, rappresentano le comunità energetiche come possibili vettori di sviluppo locale e costruzione di filiere sul territorio. Non si può certo sottovalutare la complessità del tema, per via della diversità dei soggetti coinvolti, ma i tempi ormai sono maturi per dare completa attuazione a questo nuovo assetto energetico”. Lo ha detto l’assessore all’Ambiente, Energie e Territorio della Regione Basilicata, Cosimo Latronico, intervenendo da remoto al convegno “Sviluppo dei territori ad emissioni zero” , in corso a Mondello. “E’ ormai di prossima pubblicazione la revisione legislativa del pacchetto “Fit for 55” nota come direttiva ‘Red III’. Si tratta di un provvedimento di elevata portata nell’ambito del Green Deal e del piano REPowerEU, che ha come punti cardine lo snellimento e la velocizzazione delle procedure di autorizzazione dei nuovi impianti a fonti rinnovabili e per potenziare/ammodernare quelli esistenti. In tale contesto le Cer sono uno strumento fondamentale di lotta contro i cambiamenti climatici e soprattutto contro la povertà energetica. Bisogna, pertanto, – ha aggiunto Latronico – incrementarne le misure di sostegno. La Basilicata ha legiferato sul tema, con un’apposita legge, che promuove i gruppi di autoconsumo collettivo e le Cer, sia per i privati che per gli enti locali, con l’obiettivo di sostenere la generazione distribuita di energia da fonte rinnovabile e il suo autoconsumo per “decarbonizzare” l’economia regionale. Uno dei principali target della politica energetica regionale è quello di costituire almeno una Cer in ciascuno dei 131 Comuni lucani. Come già ribadito in altre sedi, le Cer sono strumenti strategici per l’autonomia energetica dei territori, con benefici rilevanti, in ambito sociale, ambientale e territoriale. L’attivazione di questi schemi determina benefici a livello di singolo membro o socio coinvolto, con un coinvolgimento più consapevole dell’uso delle risorse energetiche e del rapporto con il proprio territorio, con conseguenti bilanci energetici autonomi che creano essi stessi infrastrutture energetiche. La Regione Basilicata – ha concluso – sta preparando un avviso pubblico dedicato ai comuni per finanziare studi di fattibilità di Cer”.
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