“La roadmap finalizzata a ‘zero emissioni’ è ormai tracciata, è in atto una vera e propria rivoluzione energetica. Il quadro normativo sui temi della sostenibilità, dell’efficienza dei consumi, dell’autoproduzione da fonti rinnovabili è quasi completo”. Lo ha detto l’assessore all’Ambiente, Energia e Territorio della Regione Basilicata, Cosimo Latronico, intervenendo a Potenza, ad una iniziativa organizzata in collaborazione con il Gestore Servizi Energetici sul tema “La transizione energetica: Gse incontra i Comuni, le PA e le Partecipate Pubbliche”. “Tutti gli amministratori sono chiamati a promuovere misure di accelerazione della transizione energetica sul territorio quali azioni volte alla riqualificazione energetica degli edifici pubblici, all’efficientamento energetico della pubblica illuminazione alla costituzione di Cer. Si tratta di azioni significative – ha continuato Latronico – che determinano un taglio dei costi pubblici e l’abbattimento delle emissioni clima alteranti. L’implementazione di modelli integrati lungo l’intera filiera energetica è di certo il miglior approccio da mettere in campo nella sfida per il raggiungimento della neutralità climatica. Come detto in altre occasioni la Regione Basilicata ha dato segno di grande operatività, distinguendosi a livello nazionali per gli importanti risultati raggiunti. In tema di Comunità energetiche è di recente emanazione l’Avviso pubblico che prevede l’erogazione di contributi per la redazione di studi di fattibilità e per le spese relative alla costituzione delle Cer. La misura – ha continuato l’assessore regionale – è rivolta a tutti i comuni lucani. Sul fronte del risparmio della risorsa idrica sono in atto importanti azioni finalizzate alla riduzione degli sprechi e all’abbattimento dei costi energetici di Acquedotto Lucano, si ricorda a tal proposito che la giunta regionale ha approvato la realizzazione di impianti fotovoltaici della potenza di 50MW destinati a soddisfare i due terzi del fabbisogno energetico di Acquedotto Lucano con un abbattimento del 90% delle emissioni di CO2. Tanto si può fare ancora c’è la volontà di attuare una transizione seria, condotta in modo non ideologico, partecipata e attenta al dialogo con una capillare opera aggiornamento e miglioramento continuo”.
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