Cresce l’attesa per la seconda edizione del “Maratea Yellow Book Marine”, il Festival del giallo e del noir di Basilicata

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Manca davvero poco al taglio del nastro della seconda edizione del Maratea Yellow Book Marine, il primo
festival lucano dedicato al giallo e al noir. L’iniziativa nata dalla collaborazione tra la Notte Bianca del Libro e il Festival Saler Noir d’intesa con la Pro Loco e il Comune di Maratea, che nelle persone del Sindaco, Cesare Albanese, dell’Assessore al Turismo, Daniela Calderano, e del Consigliere delegato alla Cultura, francesco Santoro, ha fortemente sostenuto l’evento, vedrà la partecipazione di numerosi scrittori e scrittrici di genere a partire dal Roberto Costantini, che sabato 20 luglio, nella splendida cornice del Porto turistico della “Perla del Tirreno”, dialogherà con Pierluigi Smaldone, avvocato, Piera Carlomagno, Direttore Artistico MYBM 2024, e Simona Bonito, Consigliera di Parità della Provincia di Potenza, delle sue opere. Tanti gli appuntamenti a seguire, che coinvolgeranno altre 2 piazze di Maratea: il 30 Luglio, a Fiumicello, l’incontro con Livia Sambrotta; l’1 Agosto in Piazza Sisinni, al Centro storico, con Angelo Petrella e Sara

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Bilotti; e poi nuovamente a Fiumicello, in Piazza del Gesù, gli incontri con Giampiero D’ecclesis e Angelo
Parisi il 7 Agosto, con Piera Carlomagno il 13 Agosto, ed, infine, con Alessandro Maurizi, il 19 Agosto.

Questa seconda edizione del festival è fortemente voluta dalla direzione artistica ricordando che è nato con l’intento di conciliare la passione per la letteratura di genere con il territorio di Maratea al fine di
valorizzarlo e renderlo uno spazio di confronto e condivisione ed è stata già presentata nel corso della
decima edizione del “SalerNoir”, a Salerno, alla presenza del Direttore Artistico, Piera Carlomagno, del
Consigliere comunale, Francesco Santoro, e del Presidente della Pro Loco “La Perla”, Pierfranco De Marco.

Un nome insolito per un festival che, ricordiamolo, nasce parafrasando una celebre canzone dei Beatles con l’intento di spiegare quanto sia i libri che la letteratura possano essere valori identitari radicati sui territori. Nell’incipit della canzone infatti, “In the town where I was born, lived a man who sailed to sea, and he told us of his life, In the land of submarines” si fa proprio riferimento alla città in cui si è nati come veicolo per raccontare vite e storie. Insomma un immaginario sottomarino sul livello del mare dove si incontrano lettori e scrittori per dare vita a storie e passioni, nell’unica cittadina con sbocco sul Mar Tirreno della Basilicata.

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