L’Istituto Scolastico “T. Morlino” di Avigliano, nella giornata di lunedì scorso 11 marzo, ha ospitato i Carabinieri della locale Stazione nell’ambito del progetto sulla promozione della “Cultura della legalità” che sancisce la collaborazione tra l’Arma dei Carabinieri ed il MIUR, il Ministero dell’Istruzione e del Merito.
Il Luogotenente C.S. Domenico Di Polito, Comandante della Stazione, accolto dal Dirigente dell’Istituto Scolastico, la Prof.ssa Adriana Formetta, e da una rappresentanza del corpo docente, ha incontrato 50 alunni della Scuola Primaria.
Alla giovane platea l’Ispettore ha illustrato l’organizzazione ed i compiti dell’Arma dei Carabinieri e focalizzato l’attenzione su tematiche di assoluta attualità quali lo stalking, il femminicidio, la pedopornografia, il fenomeno del bullismo, la sicurezza stradale, citando anche fatti ed avvenimenti che interessano la realtà locale.
Ampio lo spazio riservato alle domande degli alunni incentrate in particolar modo a soddisfare le curiosità tipiche della loro giovane età: l’ammissione in servizio nell’Arma dei Carabinieri, la diversa tipologia di divise e gradi indossati, la differenza con le altre Forze di Polizia e l’impiego all’estero nelle missioni di pace.
L’importante e gradito momento di confronto ha suscitato emozione e trasporto da entrambe le parti e permesso di dimostrare come l’universo scuola non sia poi così lontano da quello dell’Arma dei Carabinieri, specie in un mondo in continua evoluzione e prodigo di cambiamenti.
Ed è “il cambiamento”, difatti, il leit motiv dell’intima correlazione tra queste due Istituzioni.
Da una parte la Scuola che ha adattato metodologie ed approccio nell’insegnamento con il fine di sempre, cioè quello di formare ed educare; dall’altra l’Arma dei Carabinieri, nata per stare vicino alla gente, che ha visto l’evolversi di costumi e società, adeguandosi ad essa senza mai perdere di vista i principi posti a fondamento della sua istituzione.
Arma dei Carabinieri e Scuola perché, in fondo, crescere significa anche cambiare in un’ottica di migliorare ed è in questo percorso che la comunità educante, di cui l’Arma si sente parte, ha il dovere di supportare bambini e ragazzi nel loro divenire le Donne e gli Uomini del domani.
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