“Parole equilibrate e lungimiranti, quelle del ministro dello Sviluppo economico Giancarlo Giorgetti sulla nostra industria automobilistica, che rischia di essere pesantemente colpita dal voto del Parlamento europeo che ha imposto lo stop alle auto benzina e diesel dal 2035. Non si possono non considerare le conseguenze negative sull’occupazione – ed è curioso (fino a un certo punto) che tale mancanza di sensibilità venga proprio dal centrosinistra, con la lodevole eccezione di Carlo Calenda – e soprattutto il ministro Giorgetti sottolinea il tema strategico e geopolitico più importante: rischiamo di consegnare all’Asia tutto il mercato automotive. Un problema di lavoro, quindi, ma anche di autonomia produttiva e quindi di sovranità nazionale ed europea. Ringrazio a tal fine l’impegno del presidente Antonio Tajani e del Ppe e mi auguro che il governo Draghi – nella sua interezza – possa allinearsi alle posizioni dei ministri Giorgetti e Cingolani. Per quanto ci riguarda, terremo i riflettori sempre accesi per difendere l’impianto produttivo di Melfi e i nostri lavoratori”.
Lo afferma in una nota il presidente della Regione Basilicata, Vito Bardi.
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