“Abbiamo la fortuna di vivere in una regione bellissima, ricca di risorse e peculiarità che non possono che inorgoglirci. Una fortuna dalla quale scaturiscono però grandi responsabilità”. Federica D’Andrea, candidata al Consiglio regionale nella lista di Basilicata casa comune, a sostegno di Piero Marrese, pone l’accento sulle eccellenze che costellano la nostra regione e che raramente si trovano a convivere nello stesso territorio, sottolineando la necessità di valorizzarle. “Abbiamo – evidenzia – non solo un paesaggio tra i più suggestivi al mondo, inserito tra i siti patrimonio Unesco sin dal 1993, quale i Sassi di Matera, ma due parchi nazionali e tre regionali, una perla di straordinaria bellezza che con il suo Cristo Redentore si erge su tutta la costa tirrenica, una città fantasma dal fascino suggestivo come non mai. E, ancora, castelli, distese, parchi, panorami mozzafiato, sconfinati e bellissimi paesaggi. Per non parlare delle attrazioni, come il Volo dell’angelo, il Ponte Tibetano più lungo del mondo, il Ponte alla Luna. E l’elenco – sottolinea – potrebbe essere lungo, oltre che riduttivo. Non è vero che la Basilicata non ha risorse, ha davvero tanto da offrire, la verità è che troppo spesso non vengono valorizzate e trasformate in opportunità. Basterebbe fare una passeggiata ai Laghi di Monticchio per vedere quanto poco si sta facendo per la nostra regione”. Un modus operandi che parte dalle bellezze naturali, passa per quelle architettoniche e arriva finanche a quelle infrastrutturali, da sempre catalizzatore per lo sviluppo. Per averne contezza basta guardare i divari esistenti non solo tra la nostra regione e le altre, ma anche tra le aree della Basilicata toccate da ferrovie e strade e quelle che non ne vengono neppure sfiorate. “Abbiamo poche infrastrutture – sottolinea D’Andrea -, e quelle esistenti sono in pessime condizioni. Per non dire dello stato in cui versano, ad esempio, le scale mobili Santa Lucia, un patrimonio, oltre che un primato, non da poco, considerando che sono le più lunghe d’Europa e seconde al mondo solo a quelle di Tokyo. Così come non bisogna dimenticare che in Basilicata esiste soltanto un’alta velocità ‘spot’. Il trasporto su ferro è lento e vetusto, quello su gomma pericoloso. Una carenza che funge da deterrente allo sviluppo e al turismo, nonché un circolo vizioso che spinge troppi giovani a fare la valigia. Abbiamo il dovere – continua Federica D’Andrea – di puntare sulla valorizzazione delle nostre risorse e di trasformarle in un volano per lo sviluppo della nostra bellissima regione. Dobbiamo farlo puntando su servizi, collegamenti, infrastrutture. Sistemi che, uniti a politiche di valorizzazione territoriale e di coinvolgimento attivo della comunità, possano tutelare e promuovere il patrimonio unico al mondo che caratterizza la nostra regione. E in questo l’anno di Matera da Capitale Europea della Cultura – conclude Federica D’Andrea – deve essere un esempio virtuoso e costante, per portare tutti insieme la Basilicata verso il futuro che merita”.
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