“Si è tenuto presso la Regione Puglia il continuo monitoraggio per la crisi Bosch Bari dove sono impiegate 1609 lavoratori. L’azienda ha comunicato alle OO.SS. che il piano industriale dovrebbe proseguire confermando la salvaguardia dei livelli occupazionali e la non dismissione del sito pugliese fino al 2027.
E’ quanto si apprende dalla Segretaria Nazionale dell’Ugl Metalmeccanici.
“Come Ugl si chiede un tavolo al Governo ,affinché supporti il piano di riconversione annunciato dall’azienda per Bari che salvaguardi tutti i lavoratori”.
Per il Segretario Nazionale della Federazione Metalmeccanica Ugl, Antonio Spera, “registriamo poca chiarezza se Bosch vuole investire nel sito Pugliese dove attualmente ci sono migliaia di lavoratori in prevalenza occupati nella produzione di componenti per motori diesel. In mancanza di nuove missioni industriali chiediamo all’azienda di iniziare ad avere una prospettiva di solidarietà di gruppo visto che nelle altre realtà le cose vanno diversamente, attenzionando anche sulle risorse che il Governo ha stanziato per il settore automotive che ammontano a 3.5 miliardi. In tale ottica – conclude Spera – anche e soprattutto di riprogrammazione produttiva Bosch mondiale, l’Italia deve riuscire ad intercettare con il supporto del Mimit tutte quelle risorse sulle nuove tecnologie, come quelli relativi alla elettrificazione e ai così detti e-fuel già inseriti fra le alternative ai combustibili tradizionali anche dopo il 2035”.
Tutta la segreteria che ha partecipato all’incontro con la Rsu Ugl Bosch e il Segretario Provinciale di Bari, Giovanni Di Gioia ribadiscono a gran voce che, “oggi anche Governo e Regione devono fare la loro parte accompagnando con ammortizzatori sociali e una adeguata formazione per il settore automotive verso la transizione ecologica. come UglM – concludono – chiediamo che al prossimo monitoraggio al Mimit ci siano certezze su ammortizzatori sociali e una visione europea di quello che sarà la situazione futura dell’automotive”.
Roma, 13 settembre 2023
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