“Favorire la coltivazione dei castagneti da frutti regionali per valorizzare la competitività, l’economia del sistema agricolo di Basilicata, agroalimentare e silvopastorale, nell’interesse pubblico e privato, tutelando allo stesso tempo i principi della sostenibilità ambientale e di salvaguardia del paesaggio, che sono indicatori esemplari della qualità territoriale regionale.”
Lo rende noto l’Assessore alle Politiche Agricole e Forestali, Luca Braia.
“Queste le finalità delle linee guida regionali per la coltivazione dei castagneti da frutto in attualità di coltura, approvate dalla Giunta Regionale – prosegue l’assessore Braia – che consentono le lavorazioni colturali necessarie per poi procedere al periodo di raccolta (settembre-novembre) che auspichiamo possano generare maggiore economia per i nostri produttori.
I castagneti da frutto e cedui castanili da frutto sono compresi nell’elenco dei boschi da tutelare del Piano Paesaggistico Regionale (PPR) in quanto svolgono importanti funzioni di tipo naturalistico, paesaggistico e storico-culturale. Il provvedimento consente di regolamentare le operazioni colturali consentite nei castagneti da frutto superando le situazioni di disagio e incertezza in cui si trovano a operare i castanicoltori lucani.
Sarà finalmente possibile l’accesso alle risorse PAC dal momento che i castagneti da frutto in attualità di coltura rientrerebbero nella SAU, beneficiando così degli aiuti disaccoppiati ad ettaro previsti dal primo pilastro PAC. I boschi, poiché non compresi nella SAU non ne beneficiano, mentre per l’accesso agli aiuti del secondo pilastro Psr Basilicata 2014-2020, alcune misure sono ora compatibili per i castagneti da frutto in attualità di coltura, ad esempio le misure agroambientali 10 e 11. Altre misure tipo la misura 8, restano invece destinate esclusivamente ai boschi.
Vengono distinti i castagneti da frutto in attualità di coltura, per la loro attuale produttività e potenzialità, dai castagneti da frutto abbandonati e dai cedui castanili e, in coerenza con i disciplinari di produzione integrata regionali delle colture agrarie, si modifica la definizione di bosco, sancendo inoltre che le operazioni previste dalle linee guida non sono soggette ad autorizzazione.
Nella castanicoltura da frutto la potatura, infatti – conclude Braia – è uno dei principali fattori di produzione dato da un insieme di interventi ragionati che tengono conto della naturale tendenza dell’albero, per migliorare la produttività sia in termini qualitativi che quantitativi. Ecco perché si consente già di intervenire in questo periodo, allo scopo di contenere il vigore vegetativo e favorire la fruttificazione e un raccolto più abbondante nei mesi che seguiranno.”
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