“Essere nuovamente riconosciuti per qualità tra le olive da mensa e da tavola – dichiara l’assessore alle Politiche agricole e forestali Luca Braia – è un ulteriore prova che la Basilicata, dopo l’approvazione della legge regionale sull’olivicoltura nel 2015, ha intrapreso la direzione giusta che è quella del forte legame identitario tra prodotto e territorio. Il prossimo 11 luglio in conferenza stampa presenteremo il marchio collettivo dell’olio lucano perché venga utilizzato sin dalla prossima campagna per valorizzare anche sul mercato la nostra qualità. Ancora un successo nazionale per la Basilicata e i suoi prodotti. Complimenti all’azienda Lacertosa per questo riconoscimento che va ad una impresa agricola organizzata e gestita tutta al femminile e che si distingue a livello nazionale per qualità dei prodotti e modernità degli impianti.” Le olive infornate di Ferrandina dell’azienda Giovanni Lacertosa – spiega il Dipartimento Politiche agricole e forestali – hanno trionfato al Concorso “Monna Oliva” per le migliori olive da tavola italiane, categoria “Grinze”. La premiazione è avvenuta ad Ascoli Piceno nel corso del “II Forum nazionale sulla produzione delle olive da tavola” al quale hanno preso parte i più importanti studiosi ed esperti a livello italiano del comparto. Per il Dipartimento Politiche agricole e forestali della Regione Basilicata, che sin dalla prima edizione ha patrocinato il concorso, presente Stefania D’Alessandro, componente del Comitato tecnico scientifico del Premio. L’Azienda Lacertosa, già vincitrice del Premio regionale Olivarum nel 2001 e finalista al Premio Ercole Olivario 2010, si estende per circa 60 ettari tra oliveti secolari e nuovi modernissimi impianti e ha una grande tradizione nella produzione di olive infornate da mensa, oltre che tre etichette di oli extravergini nel proprio repertorio. I prodotti sono molto apprezzati sui mercati sia locali che nazionali.
Nel corso del Forum si è discusso degli aspetti tecnici-economici delle olive italiane in salamoia di eccellenza tra cui la lucana Oliva Maiatica di Ferrandina, l’Oliva Ascolana e la Bella di Cerignola. Stefania D’Alessandro ha illustrato le caratteristiche del comparto olivicolo lucano, le peculiarità organolettiche dell’oliva maiatica che ha la duplice attitudine da olio e da tavola, il metodo di preparazione dell’oliva da mensa e gli aspetti qualitativi del prodotto. La Maiatica è diffusa nel cuore del territorio lucano, in particolare nei comuni di Ferrandina, Aliano, Calciano, Cirigliano, Craco, Garaguso, Gorgoglione, Oliveto Lucano, Salandra, San Mauro Forte, Stigliano, Tricarico e Missanello dove svolge una forte azione di protezione dell’ambiente, del paesaggio e produce un apprezzato olio extravergine. Nel segmento da mensa ha una lunga e illustre tradizione nell’agro ferrandinese che risale ai primi anni del secolo scorso quando l’oliva infornata veniva esportata negli Stati Uniti in particolare a New York dove era venduta sia nei negozi sia nei ristoranti di Little Italy. L’oliva da tavola porta sicuramente un valore aggiunto all’olivicoltura lucana. Per divulgarne la tecnica anche tra i produttori lucani di altri comuni, l’Ufficio produzioni vegetali del Dipartimento organizzerà corsi di formazione per diffonderne la produzione, le tecniche di conservazione e la commercializzazione.
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