“La Basilicata si opponga a qualsiasi tipo di taglio al Fondo Sanitario Nazionale e in maniera assoluta. È il dispositivo della mozione presentata e approvata all’unanimità in consiglio regionale che impegna la Giunta Regionale anche a convocare un Consiglio apposito, per relazionare sul tema della Sanità in Basilicata.”
Lo dichiara il Consigliere Regionale Luca Braia, Avanti Basilicata.
“Ogni taglio si ripercuoterebbe sul nostro Sistema Sanitario Regionale – prosegue il Consigliere Braia – che, con tanti sacrifici, è in attivo e ha rispettato i vincoli di bilancio. Grazie al lavoro della precedente giunta regionale, non abbiamo mai conosciuto la criticità del “Piano di Rientro” che invece ha colpito tutte le regioni del Sud Italia in questi ultimi anni. Il taglio eventuale suonerebbe come una beffa perché andrebbe contro al principio meritocratico, tanto invocato dall’attuale governo nazionale. Il piano di rientro e il successivo commissariamento al mancato ulteriore rispetto delle prescrizioni porterebbe alla paralisi.
Non avendo ancora oggi compreso quali siano le linee strategiche di azione della regione sul tema Sanità, che compone il 60% del bilancio regionale, e dal momento che le dichiarazioni dell’Assessore Leone appaiono sempre più confusionarie, questo abbiamo rappresentato al governo regionale – prosegue il Consigliere Braia – con la mozione presentata da me, Polese, Pittella e Cifarelli in Consiglio Regionale.
Alle Regioni è stata inviata, oramai da oltre un mese, la bozza del nuovo Patto della Salute, composto da 19 articoli, attraverso i quali il Ministero della Salute vorrebbe ridefinire le linee che indirizzeranno la sanità nei prossimi anni e il nuovo “Regolamento” dovrà definire standard qualitativi, strutturali, tecnologici e quantitativi relativi all’assistenza socio-sanitaria territoriale.
La bozza sta suscitando molte preoccupazioni da parte delle Regioni per il contenuto del primo articolo dove, alla voce finanziamenti, è stata introdotta la clausola di salvaguardia che evidenzia come le risorse definite nell’ultima manovra (2 miliardi in più per il 2020 e 1,5 miliardi per il 2021) sono confermate “salvo eventuali modifiche che si rendessero necessarie in relazione al conseguimento degli obiettivi di finanza pubblica e variazioni del quadro macroeconomico”.
Nei giorni scorsi sul “Patto per la Salute 2019-2021” Stefano Bonaccini, Presidente della Conferenza delle Regioni ha incontrato i Segretari generali di Cgil, Cisl e Uil con l’obiettivo di verificare come ristabilire il rispetto del diritto alla salute e alle cure dei cittadini, messo in discussione da anni di tagli al Servizio Sanitario Nazionale, concordando sulla necessità di garantire un finanziamento pluriennale, protetto dai tagli, per programmare in sicurezza il funzionamento del Servizio Sanitario Nazionale.
Senza una certezza della dotazione del fondo – conclude Braia – nessuna regione potrà programmare la propria attività di investimenti ma, soprattutto, quella di assunzione di personale medico ed infermieristico. Raccogliamo favorevolmente la disponibilità del Presidente, alla ripresa dei lavori consiliari, di dedicare, quindi, con urgenza una intera sessione di dibattito affrontando nel merito i temi della sostenibilità finanziaria del servizio sanitario e del potenziamento dei servizi nel territorio, oltre che sulle politiche per il personale, risorsa fondamentale per il rilancio della sanità regionale.”
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