Secondo i dati aggiornati al primo semestre di quest’anno – che emergono dall’edizione 2024 dell’Electricity Market Report redatto dall’Energy & Strategy della School of Management del Politecnico di Milano – sono solo due le Cer (Comunità energetiche rinnovabili) in Basilicata, a cui aggiungere una terza interregionale (Sicilia-Campania-Basilicata-Puglia). Ad eccezione della Sicilia che registra 16 Cer tutte le regioni del Sud sono in ritardo rispetto a quelle del Nord Italia. Basti pensare che in Piemonte, Lazio, Sicilia e Lombardia il 48% del totale con 80 progetti. Sono dati – commenta Marisol Cestari, legale rappresentante dell’Associazione Energetica Moliterno Energia Dal Sole – che sia pure da aggiornare (la nostra Cer è più recente, ottobre) devono far riflettere imprese, cittadini ed istituzioni perché anche nella nostra realtà l’impatto delle Cer sul sistema energetico al momento è ancora limitato. Si tratta in larga parte di realtà che hanno una forma societaria piuttosto semplice (associazioni nel 50% dei casi) e che funziona con impianti di piccola taglia. La potenza mediana è in leggera crescita (da 55 kW nel 2023 a 60 kW nel 2024), ma gli impianti oltre i 200 kW sono solo il 34% del totale, con una presenza rilevante (23,5%) di piccoli impianti con potenza inferiore a 30 kW. Secondo lo studio, il 58% delle Cer è promossa da un ente pubblico che fornisce spazi per l’installazione degli impianti e supporta l’aggregazione dei membri, allo scopo di ridurre le spese, aiutare le famiglie in situazioni di disagio economico e finanziare progetti sul territorio. Il 21% è costituita da soggetti specializzati, a supporto di privati interessati, e solo per il 9% a muoversi sono i cittadini. Per Marisol Cestari c’è dunque da lavoro per rafforzare le Cer esistenti e puntare alla costituzione di nuove soprattutto nelle aree interne e più svantaggiate e nei piccoli comuni. E’ quello che come Gruppo stiamo già facendo e che intendiamo promuovere in questo scorcio di fine anno, puntando sui casi di “best practice” come questo di Moliterno. Il report del Politecnico cita anche un sondaggio effettuato su 1.000 cittadini (il 21% dei quali già partecipante a una Cer): l’80% del campione si attende ritorni annui superiori a 100 euro l’anno e solo il 7% si aspetta di ricevere un valore inferiore a 50 euro, cifra più vicina alla realtà. Rispetto alla spesa annua per la bolletta elettrica, infatti, il risparmio si dovrebbe aggirare sul 3-4%.
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