PISTICCI. Che bello rivedere, dopo diversi mesi, attraverso le strade e piazze di Pisticci, il nostro storico
Gruppo Folk La Pacchianella del mitico Presidente Giuseppe Adduci. L’altra sera, la sorpresa, prima lungo
Corso Margherita dove ha sfilato in lungo e largo e poi nella grande e spaziosa piazza Umberto I° dove ha
avuto modo di esibirsi davanti ad un pubblico numeroso ed osannante che ha così mostrato di gradire,
dopo tanto tempo, antichi e sempre belli pezzi folklorici della nostra storia musicale. Un nutrito repertorio
che è andato avanti tra gli applausi compiaciuti di chi questo gruppo lo conosce da sempre ed anche da
chi, come una famiglia veneta di passaggio dalla nostra città, che ha gradito la bella esibizione dei ragazzi
e ragazze de La Pacchianella di cui – affermavano – ne avevano sentito parlare qualche anno fa. Insomma,
una serata tutta da ricordare di questo afoso agosto pisticcese, allietato, appena dopo le feste di San
Rocco dalla graditissima presenza di un gruppo che opera da oltre mezzo secolo di vita con spettacoli in
tutto il mondo, dove ha fatto conoscere la sua arte folklorica e le tradizioni popolari. Di successo in
successo, questo gruppo che in questi oltre 50 di attività, ha colto tanti obiettivi, tra passione ed
entusiasmo, anche attraverso immancabili sacrifici, che comunque sono serviti a far crescere il team, fino
a farlo diventare punto di riferimento prestigioso nel mondo della spettacolo folklorico. Come è noto, dopo
un lungo periodo di oltre 40 anni, quella che è stata la sede storica – operativa di Corso Margherita – ora
provvisoriamente trasformata in cappella che ospita la statua di S. Rocco, in attesa di ritornare nella sua
sede di Piazza plebiscito, appena i lavori di messa in sicurezza saranno terminati – è stata di recente
trasferita in via Cammarelle del rione Loreto, in una sede degna di questo nome, dove si potrà continuare
ad ammirare una magnifica, corposa e significativa esposizione di trofei, targhe, coppe e riconoscimenti,
anche da parte di istituzioni nazionali, internazionali e privati, a testimonianza di una lunga, proficua
attività professionale. Nuova sede che comunque potrà continuare ad essere meta di visite da parte di
turisti e appassionati del folk, di passaggio dalla nostra città. “E’ marcata intenzione , con la nostra mai
sopita passione e il nostro entusiasmo – ci aveva spiegato poco tempo fa, Adduci – riprendere come si deve,
il tutto nella pienezza della nostra storia delle tradizioni popolari, che vogliamo continuare a raccontarla e a
scriverla”. E così’ è stato. Come si ricorderà, il Gruppo Folk “La Pacchianella“ è una istituzione di interessa
nazionale, riconosciuta ufficialmente dal MInistero dei Beni Culturali e, per altissimi meriti culturali, dalla
Regione Basilicata, dalla Amministrazione Provinciale di Matera e Università degli Studi di Basilicata, quale
“ patrimonio culturale” della nostra regione. Il Gruppo, con i suoi canti e danze popolari, il tutto
rappresentato con spettacoli attraenti, coinvolgenti, frutto anche di un lavoro di ricerca, accurata e
qualificata, con l’ausilio di anziani contadini e addetti alla ricerca storica, si è sempre avvalso di un
repertorio intenso e ricco di significati, di un tempo che fu, che riporta a stati d’animo spesso gioiosi, ma
anche drammatici di una generazione provata da sacrifici, stenti e dolori. La Pacchianella è pronta a
continuare e divertire, anche attraverso il suo abito femminile dal fascino particolare, ovunque
apprezzato, che evoca la storica figura della donna del passato. Il tutto anche nel segno del nuovo inno
dedicato al gruppo re intitolato “ Terra mia”, con parole del compianto e sempre amato Prof. Mimì Miolla,
figura di riferimento del gruppo, e musica del maestro Antonello Laviola. MICHELE SELVAGGI
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