Secondo il sindacato la Regione Basilicata ha validato finora solo 570 accordi sindacali, ne restano altri 4.000 circa. Gambardella al Quotidiano della Basilicata: «Si è creato un collo di bottiglia in Regione, di questo passo si allungano i tempi per pagare gli assegni ai lavoratori»
La Cisl lancia l’allarme sui tempi di erogazione della cassa integrazione in deroga ai lavoratori delle aziende in crisi a causa dell’emergenza Covid-19. «Dei 4.500 accordi siglati finora da aziende e sindacati, le pratiche trasferite dalla Regione Basilicata all’Inps sono solo 570. Di questo passo ci vorranno mesi per pagare gli assegni ai lavoratori». A denunciarlo questa mattina, in un’intervista al Quotidiano della Basilicata, è il segretario generale della Cisl Basilicata, Enrico Gambardella.
Per il sindacalista «il ritardo è da addebitare alla inefficienza organizzativa della Regione che dovrebbe semplicemente validare gli accordi sindacali. Nonostante la semplificazione delle procedure apportate dal governo con il decreto ‘Cura Italia’ e la task force creata dall’Inps – continua Gambardella – si è determinato un collo di bottiglia proprio nell’ente che aveva il compito meno gravoso, cioè quello di validare gli accordi e trasferire le pratiche all’Inps per i pagamenti».
Il segretario della Cisl si dice preoccupato «poiché il rischio adesso è che si allunghino i tempi per il pagamento degli assegni, con l’impossibilità per i lavoratori, in assenza della certificazione Inps, di accedere all’anticipazione bancaria dell’ammortizzatore. Così si rischia di vanificare il senso di una misura straordinaria per dare liquidità e reddito a lavoratori che in molti casi sono già al secondo mese di inattività e di assenza di retribuzione».
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