È stata una grande occasione riunire nel segno della devozione a San Vito i paesi italiani legati al culto del giovane martire siciliano attraverso gli enti comunali, le parrocchie, i comitati e le Pro Loco e non poteva mancare anche Rapone, al XXII Meeting dei Paesi di San Vito. A darne notizia il Sindaco di Rapone Felicetta Lorenzo che spiega: “Il meeting si è svolto nella frazione Correggia di Alberobello, dal 21 al 23 aprile, ospiti del Comune di Alberobello e della Parrocchia di Coreggia (che ha festeggiato poco tempo fa gli 80 anni dalla fondazione), oltre che del Comune di Polignano a Mare che ci hanno accolto con varie iniziative dedicate ai delegati, agli accompagnatori e ai giovani”. Poi il sindaco Lorenzo sottolinea: “È stata un’edizione, che si è rivolta anche ai più giovani delle parrocchie di San Vito con un programma speciale a loro dedicato, che li farà incontrare tra loro e con i ragazzi di Alberobello”. Al meeting hanno partecipato rappresentanti comunali, parrocchie, proloco e istituti religiosi, associazioni da tutta Italia: Bagnolo San Vito, Lequile, Recanati; Lipomo; Macchia di Giarre; Mascalucia; Monte San Vito; Nole; Pievetorina; San Vito Dei Normanni; San Vito Di Arsie’; San Vito Di Fagagna; San Vito Romano; Santo Stefano Del Sole, oltre a Rapone da me rappresentato e Alberobello”. Un’occasione anche per creare legami, reti, scambi tra le varie comunità legate alla devozione di San Vito per una prospettiva di iniziative in comune e scambi, infatti scopo della associazione San Vito Italia è di valorizzare e promuovere la conoscenza del patrimonio spirituale, storico, culturale ed artistico che la comune devozione al Santo Vito ha prodotto nelle varie comunità e la promozione della reciproca conoscenza tra le comunità “Sanvitesi”, che sono diffuse in tutto il Bel paese”. Infatti il culto di San Vito, oltre nella nativa Sicilia – il Martire è nativo di Mazzara-è diffuso in Campania e Lucania, dove il Santo visse ma aggiunge il primo cittadino di Rapone: “ Una Santo anche Europeo, poiché le sue reliquie, che dopo la sua morte furono accolte a Roma, vennero donate nel 755 a re Pipino il Breve, come segno di riconoscenza verso i Franchi per i servigi resi alla Sede Apostolica, e accolte nel Monastero di San Dionigi a Parigi. L’imperatore Ludovico Pio le concesse nel 836 alla Sassonia da poco conquistata alla fede cristiana dal suo padre Carlo Magno. Tra i motivi di successo del Santo presso i popoli slavi sembra non essere estraneo il fatto che nel pantheon dei popoli pagani nord europei era adorata una divinità di nome Vito. I Sassoni comunque sperimentarono una speciale protezione del Glorioso Santo e lo acclamarono loro patrono. Il santo re di Boemia Venceslao ottenne a sua volta dall’imperatore Ottone III, le sospirate reliquie. Per san Vito il re fece costruire a Praga una cattedrale a lui dedicata nel 958. E sul simulacro del Santo il re pose le sue insegne regali. Altri re ne imitarono in seguito il gesto a dimostrare la loro fiducia illimitata nella protezione del Santo. Anche il re Stefano I d’Ungheria pose la sua corona sulla statua del giovane Santo”. Il primo cittadino di Rapone evidenzia come esistono percorsi turistici in Italia in varie regioni come la Lombardia, le Marche, la Sicilia, il Salento e che potrebbe essere anche un volano per costruire percorsi di turismo religioso in sinergia tra le varie comunità italiani ma anche con una prospettiva di relazioni con i paesi sia in Europa che nel Mondo uniti nella devozione di questo giovane santo ausiliatore dalla Chiesa cattolica ed è un santo molto importante anche per la Chiesa ortodossa serba e quella bulgara. La sua ricorrenza è osservata il 15 giugno, data che secondo la tradizione trovo il martirio nell’antica Lucania nel 303.
Felicetta Lorenzo – Sindaco di Rapone
Views: 62