Confartigianato Imprese lancia la campagna di tesseramento per l’anno 2024.

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In un’era dominata dall’intelligenza artificiale, dove macchine e algoritmi sembrano prendere il sopravvento sulla sapienza umana, Confartigianato Imprese sceglie di celebrare l’intelligenza artigiana. Non si tratta di una sfida o di un rifiuto della modernità, ma di valorizzare il genio creativo e la manualità che nessuna macchina potrà mai sostituire.

L’intelligenza artigiana è l’antidoto alla standardizzazione: è la capacità di toccare con mano la materia e trasformarla in un oggetto che ha un’anima, una storia, un’identità. L’intelligenza artificiale può analizzare dati e produrre risultati con una velocità impensabile, ma è l’intelligenza artigiana che immette nei prodotti e nei servizi quei valori di autenticità e di eccellenza che sono il cuore del made in Italy.

La missione di Confartigianato è quella di promuovere e sostenere quest’intelligenza, affinché possa essere il punto di partenza per costruire un futuro economico e sociale sostenibile, che non perda mai di vista la dimensione umana.

Nel claim e nel payoff della campagna di tesseramento sono riassunte l’essenza del made in Italy e della visione di Confartigianato Imprese:

L’intelligenza artigiana costruisce il futuro sostenibile del made in Italy.

Confartigianato promuove ed esalta l’intelligenza artigiana per costruire un modello di sviluppo economico e sociale sostenibile e a dimensione umana, ricco della creatività e delle competenze inimitabili delle piccole imprese italiane.

Sapremo vincere le sfide del futuro con la forza del valore artigiano, capace di unire l’innovazione digitale con la tradizione manifatturiera per dare ’anima’ a prodotti e servizi belli e ben fatti, simbolo del made in Italy e frutto della testa, delle mani e del cuore dei nostri imprenditori.

Per Gentile al centro del programma di lavoro di Confartigianato ci sono l’aggiornamento della legge quadro per l’artigianato e l’istituzione di una Banca per le micro e piccole imprese. In questa visione rientrano certamente anche interventi normativi che, senza avere bisogno di risorse, tuttavia sciolgano nodi essenziali per l’attività di impresa, ad esempio:  l’aggiornamento della legge quadro per l’Artigianato – aderendo all’evoluzione della forma di impresa e di produzione dopo quarant’anni di applicazione;  l’istituzione, da noi fortemente richiesta, di una Banca per le Micro e Piccole Imprese, una “nuova Artigiancassa” che intervenga in uno dei problemi più forti per l’impresa, come l’accesso al credito. Inoltre nel PNRR c’è una incredibile e straordinaria opportunità da cogliere. Stiamo vivendo un tempo di profonde trasformazioni, caratterizzato da una crescente incertezza e tensione in tutti gli ambiti della vita economica e sociale. I punti saldi di riferimento del passato ci sembrano sempre più fragili. Noi di Confartigianato avvertiamo pienamente la grande responsabilità di potere e dovere svolgere un ruolo importante per i nostri associati, per le centinaia di migliaia di persone che credono in noi. La responsabilità più grande che abbiamo è quella di aiutare i nostri imprenditori a sconfiggere i sentimenti negativi e paralizzanti di angoscia verso un futuro che sembra così incerto e privo di punti fermi. Lo possiamo e lo dobbiamo fare perché la nostra Confederazione ha radici solide e fortissimi valori di riferimento. 

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