Sono 514 procedimenti di mediazione depositati in 6 anni presso gli Organismi delle Camere di commercio in Basilicata. Il numero complessivo in Italia arriva (sempre negli ultimi 6 anni) a 112mila. Uno su tre è stato presentato presso gli sportelli camerali del Nord est. Per arrivare alla risoluzione delle controversie ci sono voluti in media 46 giorni e il valore dei procedimenti definiti si è attestato mediamente su 113mila euro. E quando le parti interessate si sono sedute intorno a un tavolo, l’accordo si è raggiunto nel 32% dei casi. E’ il bilancio dell’attività di mediazione del sistema camerale da aprile 2011 a giugno 2017 presentato a conclusione della XIV Settimana della conciliazione, il tradizionale appuntamento promosso da Unioncamere e realizzato dalle Camere di commercio per informare sulle novità ed i vantaggi della mediazione attraverso iniziative specifiche realizzate sui territori.
Per Confcommercio Imprese Italia Potenza dai dati la conferma che da noi l’istituto della mediazione, strumento della cosiddetta “giustizia alternativa”, più breve e più economica per le imprese, è ancora poco conosciuto e praticato, al punto che la Basilicata è penultima nella graduatoria delle regioni e più del doppio dei nostri procedimenti si registrano ad esempio nel Molise. Lombardia, Veneto e Emilia Romagna sono le regioni che nel periodo considerato hanno maggiormente fatto ricorso alla mediazione delle Camere di commercio per dirimere le liti. 2 domande su 5 provengono infatti da queste aree geografiche.
Il numero di procedimenti depositati presso le Camere di Commercio ha registrato una crescita media annua dell’0,6%. Tuttavia lo scorso anno per la prima volta, dopo la sospensione tra gennaio e settembre del 2013 della condizione di procedibilità, il numero delle domande depositate presso gli sportelli camerali ha registrato una flessione. Tuttavia nonostante la riduzione dell’attività del 2016 rispetto a quella del 2015, complessivamente le mediazioni camerali registrate sono state dello stesso livello di quelle del 2012, anno dell’introduzione della mediazione obbligatoria anche per materie con alto livello di litigiosità come il risarcimento del danno da veicoli e natanti escluso successivamente dal “decreto del fare”. Questo calo si inserisce in un quadro di generale ridimensionamento delle domande gestite nel 2016 presso tutti gli organismi di mediazione iscritti nel registro del ministero della giustizia che sono diminuite del 6%.
Per Confcommercio Imprese Italia Potenza siamo di fronte ad un nuovo caso che ribadisce la necessità del rilancio delle Camere di commercio e, nella situazione specifica lucana, dell’accelerazione dell’iter di istituzione della Camera di Commercio Basilicata che mette insieme le due provinciali come prevede il decreto di scioglimento dei due Enti Camerali a firma del Ministro Calenda. Le Camere di Commercio sono un punto di riferimento importante per le procedure di mediazione, come per una serie di servizi che necessitano alle imprese e per questo le nostre pmi guardano con grandi aspettative al processo camerale di regionalizzazione.
In proposito il vice segretario generale di Unioncamere, Tiziana Pompei, sostiene che “sulla flessione ha influito negativamente sia l’incertezza generata dalla riforma del sistema camerale e degli accorpamenti previsti sia una diffusa quanto errata convinzione che le Camere non potessero più gestire mediazioni. Malgrado ciò nel 2016 gli sportelli camerali hanno gestito il 10,5% delle oltre 183mila domande complessive rivolte a tutti gli organismi di mediazione iscritti nel registro.”
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