Sarà un buon mese di dicembre sul fronte degli acquisti e dei consumi delle famiglie. A dirlo è la consueta ricerca dell’Ufficio Studi di Confcommercio sui consumi di Natale.
Il 60% dei lucani spenderà tra 100 e 300 euro, mentre 1 consumatore su 3 non supererà i 100 euro.
La media nazionale è di 186 euro a testa. Li spenderà il 73,2% degli italiani, pur in presenza di una propensione in calo al 40,1%. In realtà, attenzione, in molti potrebbero già averli acquistati, visto che il volume di acquisti durante la “black week” è cresciuto del 7% in volume, con la spesa complessiva salita a 4,31 miliardi, prevalentemente online (2,41 miliardi, +9,5%) contro i 4,03 del 2022.
Anche da noi il Black Friday ha contribuito all’anticipo di spesa. Tre lucani su dieci – in prevalenza donne (56%), di età compresa tra i 18 e i 34 anni (61%) e che vivono nei due capoluoghi e nelle città medio-grandi – hanno già acquistato nelle giornate dello “sconto di novembre”.
“il rapidissimo rientro dell’inflazione – commenta i dati del Centro Studi il presidente Confcommercio Angelo Lovallo – che da noi è comunque la più bassa d’Italia sta contribuendo a rafforzare lo spirito del Natale che riguarda lo shopping. Questo non significa certo che non ci siano problemi e che il calo dei consumi si possa definire in fase di rientro ma che la propensione agli acquisti sia in evidente ripresa con segnali evidenti”.
Alle previsioni positive si aggiunge però l’atteggiamento prudente dei nostri consumatori. Per questo una conferma di un comportamento-portafogli che si consolida negli anni. Per quanto riguarda le abitudini d’acquisto, guardando allo scorso anno, tra gli articoli più venduti nel periodo natalizio del 2022 ci sono stati: abbigliamento: 25%; prodotti per la cura della persona: 20%; buoni e carte regalo: 15% prodotti enogastronomici (14%); libri (10%).
Sono in particolare i negozi di abbigliamento, calzature, accessori quelli che puntano agli incassi più consistenti. “Le temperature tipicamente invernali di questi giorni – sostiene Antonio Sorrentino, referente Federmoda-Confcommercio – ci aiutano a superare la difficile situazione di un autunno che è stato simile alla primavera. I consumatori sono adesso invogliati a cambiare il guardaroba invernale e per Natale a concedersi qualche capo di costo maggiore. Per questo – aggiunge – gli operatori commerciali della moda devono offrire esperienze uniche, sia online che offline, per coinvolgere e fidelizzare i clienti. Questo mercato ha sicuramente un ruolo economico di primissimo valore per il Pil italiano, ma è altrettanto importante la funzione sociale svolta dai negozi di prossimità. La presenza di attività commerciali all’interno delle città, dei paesi e dei centri storici rappresenta la vitalità dei nostri comuni, divenendo parte integrante di un progetto turistico. La qualità e l’attenzione alle nostre vetrine, alla formazione del personale, alle informazioni e consulenze gratuite per i consumatori saranno valori sempre più apprezzati in un mondo che si orienta velocemente al digitale”.
Per riaccendere lo “spirito del Natale” più forte delle luminarie già installate, in anticipo, nei centri storici, Confcommercio ha avviato la campagna sui social “Compro sotto casa, perché mi sento a casa”. Un video accattivante che invita a rivolgersi al negozio di vicinato che è quello che continua a soffrire di più la competizione delle vendite on line. “La nostra – spiega il presidente Lovallo – non è certo una semplice difesa di categoria. I negozi di vicinato sono fondamentali per l’economia e l’occupazione locale”. Come in un secondo spot, con il claim “Facciamo rivivere le nostre città. Compra sotto casa”, si sono voluti sintetizzare i principi alla base dell’iniziativa: quelli della sostenibilità e della solidarietà. Oltre a dare un messaggio di speranza e serenità per le festività natalizie.
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