La piattaforma per il rinnovo del contratto nazionale dei lavoratori edili in scadenza il 30 giugno, approvata lo scorso 9 giugno dagli attivi unitari di Filca, Fillea e Feneal, sarà al centro di un convegno sul tema “Rinnovare il contratto per costruire la nuova bilateralità”, organizzato dalla Filca Cisl Basilicata che si terrà domani a Matera, nel salone della Edilcassa, in Via Di Francia 32, a partire dalle 9.30. Interverranno il segretario generale della Filca Cisl Basilicata, Michele La Torre, il presidente dell’Ance Matera, Nunzio Olivieri, il presidente di Confapi Aniem Matera, il segretario della Filca Cisl Basilicata, Franco Pantone, e il segretario nazionale della Filca Cisl, Stefano Macale. Dopo il via libera dei sindacati edili alla piattaforma contrattuale per il triennio 2016-2019, sono ora in corso in tutta Italia le assemblee con i lavoratori delle costruzioni. Il definitivo via libera alla piattaforma è previsto per il 28 giugno, data che segnerà di fatto anche l’avvio della trattativa con le controparti datoriali.
Incremento salariale medio di 106 euro, lotta al lavoro nero, rilancio della bilateralità, introduzione del contratto unico di cantiere, legalità e regolarità del settore, formazione, salute e sicurezza dei lavoratori: questi i punti principali della nuova piattaforma contrattuale. Obiettivo dei sindacati di categoria è siglare un unico contratto del comparto edile. Per il segretario generale della Filca Cisl lucana, Michele La Torre, “centrale è la riforma del sistema bilaterale che deve sempre più orientata a fornire servizi e prestazioni ai lavoratori anche attraverso una decisa razionalizzazione degli enti attualmente esistenti. Noi abbiamo proposto e sosteniamo l’idea di un enti bilaterale unico regionale per razionalizzare i costi e migliorare la qualità delle prestazioni fornite ai lavoratori delle costruzioni”. Occhi puntati anche sul tema dei voucher. “Noi siamo per l’applicazione del contratto di cantiere e per arginare l’abnorme crescita del ricorso ai voucher – continua La Torre – perché così come sono fatti rischiano di ridurre il lavoro a merce e di azzerare i contratti. La ripresa del settore – conclude il leader della Filca Cisl lucana – non può passare attraverso nuove forme di precarizzazione del lavro ma facendo ripartire gli investimenti pubblici e privati nel settore delle costruzioni, con particolare attenzione alla nuova frontiera della green economy”.
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