“Autonomia regionale, lavoro e sviluppo, welfare e uguaglianza”: sono i temi al centro del confronto che Piero Lacorazza rilancia a partire da oggi incontrando nuovamente rappresentanti sindacali e delle imprese, amministratori locali, esponenti dell’associazionismo, del volontariato, del mondo dello sport e gruppi di cittadini. Dopo aver ufficializzato la sua candidatura alla presidenza della Regione, il consigliere regionale riprende “il percorso di incontri avuti in questi ultimi 18 mesi in tante piazze e luoghi del riscatto come fabbriche, ospedali, scuole, luoghi della cultura, chiese. Abbiamo incontrato cittadini e comitati, ascoltato e dialogato con il mondo del lavoro e delle imprese, dell’associazionismo, del volontariato e dello sport. Oggi partiamo da questi tre pilastri su cui edificare le priorità per la Basilicata nei prossimi anni. Punti su cui intendiamo proseguire un lavoro di confronto e di approfondimento”.
“Basilicataprima – aggiunge Lacorazza riprendendo i temi della conferenza stampa di ieri – è una proposta larga e aperta anche a forze diverse dal centrosinistra. L’autonomia regionale non deve essere la ‘secessione dei ricchi’ ma una possibilità per determinare particolari forme di autonomia utili a migliorare le condizioni di vita dei cittadini e a rafforzare i diritti di cittadinanza. In Basilicata si dovrà ragionare sulla evidente contraddizione tra la presenza di rilevanti giacimenti di risorse naturali e negative tendenze demografiche che nei prossimi dieci anni potrebbero indebolire qualsiasi possibilità di futuro. Vorremo limitare particolari forme di autonomia a temi quali la scuola, la sanità e l’ambiente. E’ necessario ripensare la Basilicata a partire dalle sue aree interne e consentire innanzitutto alle città di Potenza e di Matera, così come ai centri medi, di essere punti di riferimento senza essere appesantiti da una domanda di diritti e di benessere che potrebbe essere soddisfatta sul territorio. Vi è la necessità di avere più flessibilità sugli organici scolastici, sul personale sanitario, sui posti letti in particolare per le postacuzie e va ripensato il sistema dei trasporti specie quello su gomma e in materia ambientale particolari forme di autonomia vanno richieste per determinare da un lato maggiore protezione e dall’altro semplificazione burocratica”.
“Per sostenere lo sviluppo e il lavoro occorre investire in infrastrutture, il progetto ‘Basilicata 2019, le vie del futuro’ punta al rafforzamento e ammodernamento della rete viaria della nostra regione per rompere l’isolamento della Basilicata e delle sue aree interne, con un programma decennale di almeno 1,5/2 miliardi di euro su cui abbiamo già individuato priorità e fonti di finanziamento. Serve inoltre una proposta di sistema per il contrasto alla povertà, ma anche un sostegno a un ceto medio che vive costantemente in bilico. Dal 2017 è attivo in Basilicata il reddito minimo di inserimento che coinvolge circa tremila persone e dal 17 gennaio 2019 il Consiglio dei Ministri ha approvato un decreto legge in materia di ‘Reddito di cittadinanza’ e di pensioni che, pur presentando alcune fragilità e criticità, andrà attuato nelle forme e nei modi più efficaci per contrastare la povertà e, per questo, reputo che sia necessario che la Regione convochi da subito le parti sociali e l’Anci per una valutazione puntuale. ‘Il tema dell’uguaglianza e delle opportunità’ è costituito anche dall’offerta integrata di servizi sociali e socio sanitari sostenuti dal principio costituzionale della progressività della tassazione e della compartecipazione alla spesa. Inoltre – ha concluso Lacorazza –, lo stesso diritto allo studio e alla mobilità rappresentano pilastri e diritti alla cittadinanza fondamentale per la tenuta e la coesione sociale”.
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