Arriva oggi all’ospedale Giovanni XXIII di Bari il tour itinerante, partito lo scorso Febbraio proprio dalla Puglia, che farà tappa in 12 pediatrie di 16 regioni italiane. Monica Priore, atleta e diabetica di tipo 1, incontrerà i bambini del reparto pediatrico in occasione della campagna di sensibilizzazione dedicata a tutti i bambini affetti da diabete e alle loro famiglie. Attraverso la metafora di un delfino molto speciale, protagonista del suo ultimo libro “Il Grande Salto”, cercherà di sostenere nel processo di accettazione della malattia.
“Favoliamo con Denny”, è questo il nome dell’iniziativa, sostenuta da Fondazione Roche e dall’Associazione Delfini Messapici, che vuole portare in 16 principali reparti di pediatria distribuiti in tutta Italia, la storia del Delfino Denny, un incontro speciale con i bambini, un momento di gioco e racconto animato dai sogni e dalle speranze dei piccoli pazienti. Ma è, soprattutto, un’occasione per sensibilizzare sulla necessità di trovare in sé le risorse per realizzarsi pienamente, nonostante le difficoltà e lo sconforto che una condizione di cronicità può comportare.
“L’iniziativa rappresenta un modo concreto per essere vicino a tutti quei bambini che si trovano a dover affrontare così giovani una diagnosi difficile e ad aiutarli, insieme ai loro genitori, a superare l’impatto devastante che questa può portare con sé.” – commenta Francesco Frattini, Segretario Generale Fondazione Roche. “Una campagna, ne siamo convinti, che li aiuterà ad accettare la malattia in modo diverso”.
Monica Priore, autrice della favola, porterà il suo libro in dono ai bambini che incontrerà nei reparti di Pediatria di diversi ospedali in Italia – dalla Lombardia al Piemonte, dal Lazio alla Puglia – in un tour di sedici tappe.
“Il delfino alato è una filosofia di vita e con la mia favola ‘Il Grande Salto – Storia di un delfino che ha spiccato il volo’, vorrei riuscire a trasmettere questa filosofia ai più piccoli, perché loro hanno la mente libera da pregiudizi, paure e sono in grado di sognare. – afferma Monica Priore – La vita è come le montagne russe, si sale e si scende e nelle discese non guarda in faccia chi sei e quanti anni hai, ma bisogna avere sempre la forza di risalire, e so che i bambini hanno una grande forza interiore. Con Denny voglio solo provare a stimolarli ad utilizzare questa forza, affinché non si arrendano d’avanti alle difficoltà ed abbiano sempre la voglia di sognare e di inseguire i propri sogni, fino ad arrivare a spiccare ‘Il Grande Salto’”.
“C’era una volta, adagiato nelle acque cristalline dell’oceano Pacifico, un piccolo arcipelago…E anche la storia che state per ascoltare, non è la solita storia…”. Inizia così, come tutte le fiabe, ma “Il Grande Salto” è una favola speciale. La storia racconta le avventure del piccolo delfino Denny che, nonostante un difetto congenito alla pinna caudale, riuscirà con volontà e determinazione a fare “il grande salto” tra le onde dell’Oceano.
Come ha fatto la stessa Monica, che dall’età di cinque anni ha dovuto fronteggiare tutti i problemi che il diabete mellito di tipo 1 ha portato nella sua vita quotidiana. Diffcoltà che non le hanno, tuttavia, impedito di praticare nuoto a livello agonistico, collezionando una medaglia dietro l’altra in campionati nazionali e non solo.
E non è un caso, infatti, che il luogo della sua favola sia il mare, anzi l’Oceano. L’acqua è il suo elemento e il nuoto è lo sport che l’ha aiutata ad affrontare e superare i “no” del diabete.
“Tra i valori della nostra fondazione c’è sicuramente la passione, che alimenta la determinazione necessaria per raggiungere l’obiettivo di migliorare la vita dei pazienti. – aggiunge Francesco Frattini – Perché chi è mosso dalla passione è in grado di superare gli ostacoli e ispirare gli altri, trasferendo lo stesso entusiasmo. Per questo abbiamo deciso di offrire il nostro supporto a una persona, Monica, che rappresenta un grande esempio di passione e determinazione, e al suo progetto FaVoliamo con Denny.”
Sono circa 4 milioni le persone affette da diabete in Italia, e si stima che circa il 2% abbia età inferiore ai 20 anni. Sono due le forme prevalenti di diabete mellito: il diabete di tipo 1, generalmente insorge in età giovanile (<25 anni ca) ed è una malattia autoimmune, una condizione irreversibile e richiede trattamento insulinico; il diabete di tipo 2 in genere si manifesta dopo i 30-40 anni, soprattutto in presenza di alcuni fattori di rischio tra cui il sovrappeso e la carenza di esercizio fisico primi fra tutti, a cui seguono l’ereditarietà. [1]
Il racconto di questa sfida vincente si snoda tra malinconia, momenti di sconforto, piccole gioie, speranze, colpi di scena e incontri inaspettati. Tuttavia, Denny riuscirà nel suo intento: farà il “grande salto” e affronterà l’Oceano, immenso e temibile. Nuoterà meno velocemente degli altri compagni, si fermerà più spesso per riposare, imparerà a calibrare le forze, ma ce la farà. Ad accettare la sua pinna imperfetta e, con questa, solcare le onde.
Fondazione Roche
La Fondazione Roche persegue lo scopo di favorire la ricerca scientifica indipendente, l’assistenza sanitaria, l’attività delle associazioni che sostengono i pazienti ed il dibattito pubblico su tematiche istituzionali ed organizzative concernenti il sistema sanitario nazionale ed europeo. Tema ispiratore dell’azione della Fondazione Roche è l’attenzione alla persona-paziente e ai suoi bisogni di salute, con il triplice obiettivo di contribuire alla ricerca indipendente, seria e scientificamente solida; intraprendere un dialogo continuo con le istituzioni per trovare strade capaci di abbattere le limitazioni dei diritti del cittadino; sostenere in maniera responsabile le associazioni pazienti e le realtà non-profit del territorio.
Tutte le informazioni su Fondazione Roche, sono disponibili su www.fondazioneroche.it
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