Forum di cooperazione cino-africana : Cestari (ItalAfrica), previsti grandi cambiamenti specie per le energie rinnovabili

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“Il Forum di cooperazione cino-africana (FOCAC), il vertice diplomatico tra Cina e Africa, è destinato a produrre grandi cambiamenti nella cooperazione internazionale. La Cina che è già il più grande partner commerciale dei Paesi Africani negli ultimi 15 anni, con un volume commerciale che nel 2023 ha raggiunto livelli record, lo sarà ancora di più con ripercussioni che riguarderanno anche Europa ed America”. E’ il commento del Presidente della Camera ItalAfrica Alfredo Carmine Cestari per il quale “sviluppi sono attesi in particolare per l’Energia Rinnovabile: l’Africa, con il suo vasto potenziale in termini di energia solare ed eolica, è vista da Pechino come una regione strategica per la transizione energetica globale. Gli investimenti cinesi nel settore delle rinnovabili non solo aiutano a diversificare le fonti di energia, ma permettono anche di esportare tecnologie cinesi, consolidando il ruolo di Pechino come leader mondiale nella lotta al cambiamento climatico. Durante il Forum per la cooperazione Cina-Africa – aggiunge –  sono stati illustrati piani che includono 30 nuovi progetti energetici”. Nell’evidenziare che in questi dieci anni la “One Belt One Road” ( la nuova via della Seta) ha realizzato oltre 300 progetti energetici all’estero, per un valore di investimento stimato di circa 200 miliardi di dollari e una capacità totale cumulata di 128 GW, Cestari afferma che “gli analisti stimano che nel Paese saranno operativi a fine 2024 ben 1.400 GW di capacità produttiva di pannelli solari. Un valore da solo sufficiente a soddisfare la domanda globale annuale fino al 2032, sulla base delle attuali previsioni di crescita della società. A titolo di confronto la capacità di fornitura 2022 nel gigante asiatico era di “soli” 637 GW”. 

Per il Presidente ItalAfrica “oltre al forte interesse dei Paesi Africani anche l’Italia ha un importante ruolo da svolgere dopo le sei intese strategiche per un volume di 20 miliardi sottoscritte di recente a Pechino dalla Premier Meloni. In particolare l‘intesa sulle macchine elettriche ma anche sulle rinnovabili  rientra nel Memorandum di Collaborazione Industriale. L’intesa, fra  Mimit e ministero dell’Industria della Repubblica Popolare Cinese, è  incentrata sul rafforzamento della cooperazione nel settore  industriale. E’ dunque sulle rinnovabili che le imprese italiane devono accrescere l’impegno e la progettazione guardando ad Africa e Cina”.

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