Fuochi pirotecnici della Bruna a rischio, ad oggi nessuna soluzione

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Pericolo di incendio. Troppo rumore. Non è possibile derogare.

E’ questa, al momento, l’imperterrita risposta dei tecnici di via Anzio. 

Ci occorre constatare, amaramente, che a nulla sono serviti gli sforzi profusi dall’Associazione Maria SS. della Bruna nel corso degli ultimi mesi, a cui si sono uniti poi il sindaco di Matera, Domenico Bennardi e la Curia Arcivescovile, per ridare alla Festa della Bruna il suo iconico finale dei giochi pirotecnici da sempre previsti su Murgia Timone, nell’area del Belvedere.

Sembra, dunque, impossibile derogare alla normativa sui siti della Rete Natura 2000, seppure per il tempo ridotto dei 15 minuti di durata media dei fuochi pirotecnici, ritenuti dai materani uno degli eventi clou nella tradizione della festa e che, da sempre, regalano uno spettacolo mozzafiato alla Città dei Sassi e incantano cittadini e visitatori che affollano gli antichi rioni. Eppure, nella stessa area sottoposta a vincoli, prima, durante e dopo il 2019, sono stati più volte autorizzati non solo i giochi pirotecnici, ma anche manifestazioni ed eventi musicali che si terranno, paradossalmente, anche nei prossimi mesi estivi. 

L’Associazione Maria SS. della Bruna ha presentato il 27 Marzo 2023 la richiesta di Valutazione d’incidenza ambientale (VIncA) al dipartimento Direzione Generale dell’Ambiente – Territorio ed Energia della Regione Basilicata, a cui ha fatto seguito la richiesta di “sentito parere” inviata dai tecnici della regione all’Ente Parco della Murgia materana, gestore dell’area del Belvedere di Murgia Timone. Ad oggi la richiesta risulta caduta nel vuoto e, di fatto, si è ancora in attesa del “sentito parere” che doveva pervenire entro il mese di Maggio e di una conseguente risposta scritta dell’ente regionale.

Senza perdersi d’animo, intanto, l’Associazione ha proseguito nella ricerca di siti alternativi per consentire lo svolgimento di fuochi pirotecnici come quelli programmati per la festa della Madonna della Bruna, il prossimo 2 luglio ma, dei nove sopralluoghi effettuati, nessun luogo è risultato idoneo in termini di fruibilità e sicurezza. Attraverso interlocuzioni informali, si è poi deciso di percorrere una via alternativa: avviare un iter amministrativo, con l’iniziativa affidata al Comune di Matera, per provare a raggiungere una deroga, sulla scorta di quanto fatto per gli eventi che interesseranno il sito della Cava del Sole, nelle prossime settimane. Si pensava di rivedere il perimetro dell’area del Parco della Murgia materana affinché, solo alcune aree, in virtù della loro stessa posizione, natura e vocazione, potessero tornare a beneficio della Città. Ma per vie ufficiose, la risposta è stata la stessa: “Pericolo di incendio. Troppo rumore. Non è possibile derogare.”

Ma per raggiungere l’obiettivo di una deroga, che recepisca il regolamento dell’ente gestore del Parco e metta fine ad una querelle divenuta ormai annosa, a questo punto, potrebbe essere solo la Regione Basilicata a definirla e ratificarla. D’imperio? Attraverso una proposta della Giunta? Con una iniziativa del Consiglio Regionale? Ci affidiamo al buonsenso di tutti. Al momento, però, la questione fuochi è tornata nelle mani dell’Associazione Maria SS. della Bruna che non ha alcun potere autorizzativo, ma solo la possibilità di individuare un altro sito che, ad oggi, non c’è e, pertanto, chiede a tutti gli Enti coinvolti di ascoltare il grido d’aiuto e di prodigarsi per mettere fine allo stallo attuale e per non dover constatare che quest’anno, la Festa della Bruna, rischia di non avere alcun lieto fine.

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