Matera Capitale Europea della Cultura per il 2019, martedì 22 giugno prossimo, diventa anche se per un giorno Capitale dell’Internazionalizzazione e nona tappa del Roadshow 2016 dedicato all’internazionalizzazione delle imprese patrocinato dal Ministero degli Affari Esteri, dal Ministero dello Sviluppo Economico e dall’ICE-Agenzia. Confartigianato Matera è partner territoriale dell’evento, un’occasione per fornire supporto alle imprese che vogliono espandersi all’estero: la Basilicata rappresenta un terreno fertile a riguardo, tra le Regioni che hanno contribuito di più all’espansione dell’export nazionale nel corso del 2015. “In un contesto competitivo senza confini geografici – sottolinea Rosa Gentile vice presidente nazionale Confartigianato con delega al Mezzogiorno – l’internazionalizzazione rappresenta la scelta strategica delle imprese del futuro. La Confartigianato è partner affidabile e qualificato delle aziende che vogliono cogliere le opportunità irrinunciabili del mercato globale. Con questa iniziativa diamo continuità al Progetto Sud 2020 che come Confartigianato abbiamo lanciato proprio a Matera nel 2014”. Obiettivo dell’iniziativa è incontrare e affiancare le aziende sui temi dell’internazionalizzazione, per sostenere quelle realtà che intendono aprirsi ai mercati esteri per individuare nuove opportunità di business. “In un momento difficile, che dura da tempo, che ha sottratto molte energie, è necessario costruire una visione. Il ”piccolo’, nell’impresa, è un valore, non un limite. Ogni passaggio strutturale è complicato – sottolinea Gentile – ma inevitabile. Il compito delle associazioni è proprio guidare le aziende in questo percorso”. La relazione tra piccole imprese e nuove tecnologie è difficile e tutta da conquistare, ma rappresenta una via obbligata se si vogliono conquistare nuovi spazi di mercato. «In Italia le piccole e medie imprese fanno ancora fatica a cogliere le opportunità: solo un terzo, si calcola, utilizzi strumenti come le applicazioni. Noi vogliamo studiare nuove forme di stare sul mercato, un esempio potrebbe essere portare le start-up, che sono spesso ai margini della produzione, all’interno delle aziende artigiane tramite iniziative di formazione. Sarebbe un modo per trasferire cultura digitale su cui impostare un lavoro di internazionalizzazione». Il Sud sta anche diventando un ‘laboratorio’ di nuove piccole imprese in settori trainanti: manifatturiero, alimentare, energie rinnovabili, Ict, turismo, smart city, trasporti, edilizia. In questi settori, l’artigianato nel Mezzogiorno conta 348.633 aziende, il 25,1% del totale delle imprese artigiane. Alimentazione e turismo made in Sud hanno messo in moto la crescita di piccole aziende. Sono potenzialità che vanno aiutate ad emergere con azioni di sostegno coerenti con le peculiarità del patrimonio imprenditoriale del Mezzogiorno. La programmazione della prossima stagione dei Fondi europei 2014-2020 è una occasione da non perdere per valorizzare il ‘tesoro’ imprenditoriale del Mezzogiorno. Per far questo, dobbiamo assicurarci l’accesso ai nuovi finanziamenti promuovendo un migliore utilizzo delle risorse e degli strumenti che l’Europa ci mette a disposizione. L’ingegno e la creatività degli artigiani, accanto alle nuove tecnologie – conclude Gentile – rimangono e rimarranno sempre valori insostituibili in tutti i campi”.
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