“Giuramento” il nuovo singolo di Tosca con Gabriele Mirabassi

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contenuto nell’album

Morabeza

…il nuovo lavoro discografico in studio di Tosca nato al termine di un tour mondiale durato tre anni, dal cui resoconto filmico l’artista ha ideato il documentario Il suono della voce, prodotto da Leave e Rai Cinema per la regia di Emanuela Giordano, che sarà presentato in anteprima assoluta alla Festa del Cinema 2019.

Il disco – Intimo, raffinato, contaminato, contemporaneo, spiega Tosca: È la resa della mia quotidianità musicaleè il modo che ho scelto per tradurre in canto il puro piacere dell’ascolto con l’unica volontà di unire le sole emozioni alle note e alle parole.

Nato da un progetto della stessa Tosca e prodotto e arrangiato da Joe Barbieri, al suo interno contiene canzoni originali, rivisitazioni in chiave attuale di classici della musica dal mondo, brani della tradizione che permettono a Tosca di giocare con la sua voce in quattro lingue e di intrecciarla con quella di grandi artisti che ha avuto il piacere di conoscere o di ritrovare in questo viaggio: Ivan Lins, Arnaldo Antunes, Cyrille Aimée, Luisa Sobral, Lenine, Awa Ly, Vincent Ségal, Lofti Bouchnak, Cèzar Mendes.

Poggiato su tre solidi elementi, ricerca, lingua e suono, il disco costruisce un ponte fra la radice italiana e le musiche d’altrove. Francese, portoghese, arabo, italiano e romanesco: una colorata giostra poliglotta che celebra l’intreccio e la contaminazione fra i popoli, l’accoglienza e l’ascolto come via di salvezza per l’uomo, oltre all’amore e alla sua declinazione meno complessa e più immediata, la passione, centro nevralgico di tutte le canzoni del disco.

Morabeza – «Non è una parola, è una categoria dello spirito». Antonio Tabucchi lo scriveva per definire la saudade, ma questa definizione può valere anche per il termine creolo morabezauna miscela di saudade y alegria che è già fiducia nel presente lontano dalla propria terra, bou. È il paradiso dell’integrazione, perché unisce tutti gli emigrati che sognano di tornare, afferma ToscaÈ una parola che racchiude l’incanto di quella che in tedesco si dice heimat, la terra in cui ci si sente a casa, e tornare indietro è più difficile quando ci si sente a casa. Poggiato su questo particolare sentimento a metà tra nostalgia e appagamento, questo nuovo disco di Tosca si aggrappa alla musica del mondo, la musica del popolo, intima o gioiosa, malinconica o passionale, che canta la vita come fosse l’ultimo giorno e uno struggente amore come qualcosa che presto finirà.

Il documentario Immaginario angolo di una trilogia costruita a partire da un regalo di Ivano Fossati, Il suono della voce, la canzone della maturità, e proseguita con Appunti musicali dal mondo, il disco Morabeza è l’evoluzione intima e lirica dei due lavori precedenti. Composto da canzoni seminate e raccolte fra il 2016 e il 2018, incornicia i volti e le voci degli artisti che Tosca ha incontrato in giro per il mondo dalla Tunisia al Brasile, da Lisbona a Parigi. Città e paesi protagonisti del resoconto filmico del disco intitolato Il suono della voce, in cui Tosca in prima persona documenta per immagini un viaggio nato dal desiderio di contaminare la musica italiana con altre lingue.

Quando ti avvicini a un’altra lingua, a un altro suono, cerchi te stesso, cerchi l’accoglienza, cerchi di sentirti a casa. E trovi sempre un frammento che ti appartiene, dice. E la contaminazione e l’incontro l’hanno portata a un nuovo centro del mondo, dove la vicinanza musicale nasce da affinità elettive, emotive, sensoriali e non razionali o intenzionali.

Pensavo di aver visto tutto e invece non è così – prosegue – Basta mettere in valigia una scorta di note e il tuo cuore e la magia è fatta. Così mi sono presentata a Ivan, Arnaldo, Luisa, Cyrille, Lenine, Vincet, Lotfi e Cezar e così mi hanno accolta nelle loro vite. Mai come oggi sono grata alla Musica per avermi dato un tetto dive ripararmi e vivere felice.

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