NOVA SIRI – Ben dieci cori di Basilicata riuniti a Nova Siri Scalo. Sarà possibile ascoltarli tutti insieme, in un’unica serata, il prossimo 4 novembre presso la Chiesa di Sant’Antonio di Padova del centro jonico a partire dalle ore 19.30.
E’ la ventiduesima edizione della Rassegna dei Cori di Basilicata, un grande evento che mette insieme alcune tra le formazioni corali più importanti della Regione.
Significativa la scelta della location, una chiesa di nuova costruzione (la sua dedicazione è del giugno 2020), tra le più belle di Basilicata, che garantisce anche un’ottima qualità acustica.
Sarà un momento lungo e intenso, quello che vedrà esibirsi tutti i cori di Basilicata sotto due sigle: Abaco (Associazione Basilicata Cori) e Feniarco (Federazione Nazionale Italiana Associazioni Regionali Cori). Presentatrice della serata sarà l’insegnante Cinzia Chiaromonte.
L’iniziativa è finanziata dal Ministero della Cultura e dalla Regione Basilicata.
“Sono lieta di accogliere un momento tanto importante con la mia associazione corale proprio nel mio paese – ha detto il Maestro di Canto Vittoria Maria Corrado, direttrice del coro giovanile Monteverdi di Nova Siri – vorrei ringraziare don Mario La Colla e la parrocchia per la disponibilità ad accogliere questa iniziativa. E’ un onore, inoltre, poter ospitare anche il Maestro Carmine Antonio Catenazzo, neo direttore del Conservatorio di Matera insediatosi proprio l’1 novembre”.
“L’Abaco, Associazione Cori di Basilicata, è una bellissima realtà della Basilicata – spiega il presidente, Maestro Francesco Muscolino – nata nel 1999. Sabato vedremo esibirsi dieci cori con dieci maestri: un tipo di performance più unica che rara. I Cori arrivano da entrambe le province lucane: oltre a quello di Nova siri, arrivano anche due cori da Matera, uno da Potenza, Tursi, Ferrandina, Bernalda, Tricarico, Grassano e Possidente (frazione di Avigliano). Diversi i generi musicali proposti e anche le epoche storiche che saranno ripercorse attraverso l’arte canora. Quello della rassegna è il momento più importante dell’anno per l’associazione, perché ci ritroviamo tutti a cantare insieme uniti da una stessa passione. Per noi diventa quasi un momento sacro, per quello che l’evento riesce a sprigionare a livello emotivo. La chicca del concerto è poi il brano finale, cantato insieme da tutti i cori tutti uniti: circa 300 cantori in coro, un vero spettacolo”.
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