Il governo regionale continua a latitare sui problemi di ALSIA. 

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Dopo mesi di incontri ed audizioni con le parti sociali e datoriali, un clima incandescente provocato dalle ormai tristemente note vicende che sono sfociate in una sanzione di 10.000 euro comminata dall’ANAC al direttore generale, dopo che già nei consigli regionali  di ottobre, mentre si discuteva del rendiconto e del bilancio di previsione di ALSIA, avevamo lanciato l’allarme sullo stato di profonda crisi che attraversa l’Ente, sia per le consistenti riduzioni delle risorse economiche e di personale, siaper la mancanza di programmazione e di attenzione della politica regionale, incapace persino di completare le procedure per la nomina del nuovo direttore generale prima della scadenza del precedente, oggi registriamo una situazione di completo abbandono di ALSIA da parte della regione Basilicata.

A distanza di quasi un mese dalla cessazione dell’incarico del direttore Crescenzi, datata 29 settembre, infatti, mentre la politica regionale è impegnata negli equilibrismi di maggioranza sulle nomine dei vertici degli enti sub-regionali (vedasi anche vicenda Acquedotto Lucano), l’ALSIA è priva non solo del direttore generale, ma anche del dirigente di ben due delle cinque aree, incarico assunto ad interim dal direttore e non riassegnato ad altre figure in vista della scadenza del suo mandato. Il risultato, ad oggi, è che una parte rilevante delle attività dell’Agenzia (quelle che fanno riferimento, ad esempio, alla dismissione dei beni della riforma fondiaria e ai servizi di sviluppo agricolo), sono prive del coordinamento necessario a garantirne l’effettività, con il rischio concreto di compromettere il funzionamento stesso della struttura (chi firma, ad esempio, i provvedimenti relativi alla dismissione dei beni, uno degli obiettivi strategici dell’Ente, il cui perseguimento è stato sollecitato più volte dai cittadini interessati?Chi autorizza i dipendenti a spostarsi sul territorio per svolgere le  proprie attività sul campo?).

A nulla sono valse le richieste di accelerazione dell’iter di nomina del direttore, o di nomina di un commissario ad acta per l’adozione di quegli atti che sono attualmente oggetto di controversie, i problemi del territorio sembrano distanti anni luce da Potenza.

Neppure si pensi di poter risolvere la questione inaugurando una stagione di commissariamento dell’Agenzia che potrebbe protrarsi per un tempo indefinito, come già accaduto in passato. E’ tempo che la politica regionale si assuma le sue responsabilità e proceda con urgenza a completare l’iter di nomina del direttore generale ALSIA, mettendo da parte tatticismi ed equilibrismi politici di sorta.

Viviana Verri, Consigliera regionale M5s Basilicata. 

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