“Par condicio, comunicazione istituzionale e pluralismo informativo”: questo il tema del seminario di studio e approfondimento organizzato dal Corecom giovedì 27 ottobre 2016, presso la sala B del Consiglio regionale dalle ore 9.30 alle ore 15.30.
La presidente del Comitato regionale per le Comunicazioni della Basilicata, Giuditta Lamorte, afferma che: “La n. 28 del 2000 – cosiddetta legge sulla par condicio – disciplina l’accesso dei soggetti politici ai mezzi di informazione, in particolare durante le campagne elettorali, al fine di offrire a tutti i soggetti politici le stesse possibilità di successo”.
“La violazione delle regole sulla par condicio – sottolinea Giuditta Lamorte – altera il principio dell’uguaglianza tra i soggetti politici e si applica anche nei periodi non elettorali, in ossequio della sentenza della Corte costituzionale la 155 del 2002, che ha affermato come il sistema democratico si fondi sul corretto svolgimento del confronto politico, indipendentemente dai periodi di competizione elettorale. Sottile e ostica è la differenza tra comunicazione e informazione, ma proprio da questa distinzione derivano regole differenti, in quanto per i programmi di comunicazione sussiste una rigida ripartizione degli spazi, mentre per i programmi di informazione è consentita una maggiore elasticità volta a garantire la libertà di informazione e il diritto di cronaca. La legge n. 28/2000 disciplina i programmi di informazione e la comunicazione politica, distinguendo fra due diversi periodi: quello non elettorale e quello elettorale”. “Chiamate a dettare le disposizioni attuative – specifica la Presidente del Corecom – della normativa primaria sono, per la RAI, la Commissione parlamentare di vigilanza e, per le televisioni e le radio private, l’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni, che si avvale a livello locale dei Comitati regionali per le Comunicazioni. In periodo non elettorale, la Commissione e l’Autorità, previa consultazione, emanano due distinti regolamenti, mentre in occasione delle singole consultazioni elettorali, i due organismi provvedono ad emanare specifici regolamenti sulla cui osservanza vigila l’Autorità. L’Autorità assolve tale compito attraverso l’attività di monitoraggio dell’emittenza radiotelevisiva nazionale. A livello locale, l’attività di vigilanza è rimessa ai competenti comitati regionali per le comunicazioni. La legge 28/2000 nasce con particolare attenzione verso l’emittenza televisiva, secondo la consapevolezza diffusa che la televisione è un medium insostituibile. La televisione è il mass medium più diffuso, in grado di raggiungere milioni di persone e spostare altrettanti voti, compromettere l’elezione di un politico, con del vero giornalismo d’inchiesta o con una campagna mediatica montata ad arte”. “La legge sulla Par condicio – a giudizio della Presidente del Corecom Basilicata – è sicuramente una legge obsoleta in quanto nasce in un contesto politico bipolare, quando la televisione era l’unica fonte di approvvigionamento di notizie e la rete Internet non era nemmeno contemplata”. Tutti questi temi saranno oggetto di discussione e approfondimento nel corso della giornata di studio del 27 ottobre prossimo, nel corso della giornata, divisa in due sessioni mattutina e pomeridiana e che darà diritto a 6 crediti per la formazione continua sia di avvocati che di giornalisti, interverranno per i saluti istituzionali il Presidente del Consiglio regionale della Basilicata, Francesco Mollica, il coordinatore Nazionale Co.Re.Com, Felice Blasi, Domenico Infante quale componente del Consiglio Nazionale degli Utenti presso Agcom, Giampaolo Brienza Presidente del Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Potenza, Mimmo Sammartino, Presidente dell’Ordine dei giornalisti della Basilicata, Lucia Girolamo Dirigente dell’ “Istituto Tecnico Economico Nitti – Falcone”. Ai saluti istituzionali seguiranno gli interventi e le relazioni – coordinati da Giuditta Lamorte – del funzionario Agcom Lina Falvella che presenterà il recente approvato regolamento in materia di par condicio, del Presidente di Aeranti Corallo Rossignoli e del Caporedattore della TGR Basilicata Oreste Lo Pomo. Entreranno nel merito della questione Paolo Guarino, esperto di semiotica, di Marketing elettorale e consulenza politica – Consulente per la comunicazione della Vice Presidente del Senato e Giovanna Iacovone, professore associato di “Diritto amministrativo” dell’Università degli Studi della Basilicata. Le conclusioni saranno affidate a Nicola D’Angelo, attualmente Consigliere di Stato – Commissario dell’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni (eletto dalla Camera dei Deputati) dal 2005 al 2012 – Docente universitario e blogger, specializzato nella materia delle telecomunicazioni e delle problematiche giuridiche dei nuovi mass media. La seconda sessione, coordinata dai componenti Co.Re.Com, Rapolla e Stigliano, avrà carattere più pratico e di soluzione dei problemi che si potrebbero palesare nel corso della disamina della sessione mattutina. Alla seconda parte della giornata sono invitati a partecipare – attraverso interventi programmati – i rappresentanti degli ordini professionali interessati, i Presidenti e i Componenti Co.Re.Com., i Dirigenti e i Funzionari dei Co.Re.Com., le istituzioni, le emittenti locali, le testate giornalistiche locali, unitamente ai relatori della mattina, Nicola D’Angelo, Paolo Guarino, Giovanna Iacovone, che ne discuteranno insieme con Maurizio Vinci, direttore dell’ Ufficio stampa del Consiglio regionale della Basilicata e Nino Grasso, direttore dell’Ufficio stampa della Giunta della Regione Basilicata e Francesco Ciavattone, coordinatore Tavolo Tecnico Dirigenti Co.Re.Com.
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