Ci occorre il dovere di avanzare alcune doverose precisazioni, circa l’iniziativa “La Notte di Heraclea”
Innanzitutto, vogliamo precisare che le regole per la rendicontazione sono da quest’anno più severe. L’edizione 2018 de “La Notte di Heraclea” ha avuto un parto difficile perché una circolare del 18 Ottobre vieta l’affidamento diretto ad associazioni culturali se pur soggetti titolari o proponenti l’idea. A quel punto, mentre la macchina organizzativa era già partita, il tutto è stato affrontato con il sistema della RDO (richiesta di offerta) sul MEPA (mercato elettronico pubblica amministrazione) con invito a centinaia di imprese iscritte nel mercato elettronico della pubblica amministrazione.
Prima del lancio della gara si è proceduto ad elaborare un capitolato di appalto, frutto di indagini di mercato per capire la fattibilità economica del progetto, chiarendo che la PA non è un’agenzia di spettacolo né ha al suo interno professionalità nel settore, rispondendo alle linee di indirizzo dell’esecutivo, giusta delibera di Giunta.
La prima gara, perché di gara si tratta, aldilà delle storielle fantastiche di qualche libero cittadino impegnato a denigrare questa amministrazione sulla base di chiacchiere da bar, non approfondendo gli atti con i quali un PA agisce, è stata omnicomprensiva per circa €39.800 esclusa Iva. Parliamo di 3 giorni, con diversi spettacoli di alto livello, oltre all’artista principale scelto dalla pa Enzo Avitabile. La gara, dati i tempi ristrettissimi per poter tenere l’evento a fine ottobre, è andata deserta.
A questo punto l’amministrazione ha deciso di riproporre con qualche modifica le gare sul MEPA aprendole a centinaia di imprese. A causa delle stringenti ed obbligatorie misure di sicurezza e del grosso gravame che ne consegue, l’unica azienda che aveva proposto l’offerta ha rinunciato. Il terzo lancio ha visto l’affidamento all’unica impresa che ha presentato offerta, non l’unica impresa invitata.
Si precisa sempre che i capitolati di appalto, così come le gare di appalto e le RDO, sono atti redatti dagli uffici preposti e non dalla politica, la quale da solo l’indirizzo.
A parte il necessario chiarimento tecnico amministrativo, ci preme anche condividere con la cittadinanza alcune brevi riflessioni. Le foto della piazza piena durante il concerto di Max Gazzè, non rappresentano un successo di una efficace strategia di politica del turismo, perché é evidente che l’evento in sé non ha portato una sola prenotazione ad hoc. Ha semplicemente raccolto in piazza parte della cittadinanza e parte dei viaggiatori e dei turisti che si trovavano in città. Ancora piu evidente è che il concerto di fine estate non abbia alcuna valenza squisitamente culturale, proponendosi come un evento prevalentemente ricreativo, e che non abbia aderenza evidente con la progettazione scientifica e culturale de” La Notte di Heraclea. Ci trovammo bene nel futuro”. Inoltre, il costo complessivo è lo stesso: €50.000 erano con il concertone di 2 ore e €50.000 sono, con la sola e non trascurabile differenza che il nostro è stato un articolato programma di eventi, che risponde pienamente alla vera natura del progetto “La Notte di Heraclea”.
In conformità con il senso di recupero comunitario proprio del progetto, abbiamo scelto di creare uno spazio per la città e per i cittadini. Spazio caratterizzato da iniziative di alto profilo artistico, culturale e sociale. La città ha risposto bene, i cittadini sono usciti dalle loro case e hanno vissuto le vie, le piazze e le sale pubbliche come mai era successo nel mese di novembre.
Abbiamo accolto la richiesta delle associazioni e dei commercianti di procedere all’apertura pedonale della via Siris (Open Siris). Naturalmente non si poteva chiudere una sola parte della strada, inoltre le nuove norme di sicurezza impongono la chiusura anche delle strade adiacenti per creare vie di fuga.
Pertanto, rimandiamo al mittente l’accusa di non avere una visione. Ne abbiamo una diversa da quanti ci hanno preceduto, ed è un atteggiamento straordinariamente arrogante sostenere che chi non condivida la loro visione sia di fatto incapace di averne una.
Un’ultima precisazione: l’amministrazione non ha nessuna intenzione di rivalersi su alcuno dei fornitori. Tutti hanno svolto un ottimo lavoro, certamente non inficiato da un singolo episodio di intolleranza, che non rileva sul generale andamento della manifestazione.
Ci fermiamo qui, perché siamo lontanissimi da chi cova odio con attacchi personali ingiustificati, da chi fomenta astio e disprezzo facendo si che chiunque possa permettersi, con messaggi a dir poco volgari, di scendere nella più bieca trivialità. La politica è altro.
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