Riceviamo e pubblichiamo la relazione dell’Assessore Stano del Comune di Laterza alla proposta di delibera del Consiglio Comunale di Laterza di approvazione all’acqisizione al patrimonio comunale della Cantina Spagnola
“A cinque minuti dal Museo della Maiolica, in contrada San Pietro, al centro della zona rupestre tra il Santuario della Mater Domini e la gravina, si trova la Cantina Spagnola, fondata nel 1664 da don Francesco Perez Navarrete, nobile spagnolo insediatosi in Puglia.
La cantina, insieme al MuMa, costituisce il principale attrattore storico/culturale/turistico di Laterza.
E’ inserita nel portale turistico della Regione Puglia con una pagina dedicata https://www.viaggiareinpuglia.it/at/34/strutturarurale/2326/it/Cripta-rupestre–Cantina-Spagnola–Laterza-(Taranto) ed è stata visitata da oltre 5.000 persone all’anno. Negli anni passati è rientrata nei programmi di Puglia Promozione “Open Days”, nelle “Giornate di Primavera del FAI”, nell’iniziativa del Touring Club “La Penisola del Tesoro”; è stata ripresa dalla Rai nei servizi dedicati al FAI, da Sky Arte, da Telenorba e riportata sulle principali testate giornalistiche generaliste e specializzate tra le quali Umanesimo della Pietra di Walter Ivone.
E’ entrata in alcune pubblicazioni (L’eremitismo in Puglia e Laterza Sacra di Carlo Dell’Aquila) e le è stata dedicata la monografia “La Cantina Spagnola nell’insediamento rupestre di Laterza”.
La visita alla Cantina Spagnola rientra in un itinerario rupestre più completo che conduce alla scoperta dei tesori rupestri nascosti del territorio laertino.
La cantina costituisce un “unicum” in Europa, per l’estensione della superficie affrescata e per la varietà dei soggetti in essa rappresentati.
Si suppone che la Cantina servisse ai Marchesi di Laterza per incontri galanti e riunioni di tipo massonico ma è probabile un suo utilizzo in tempi più remoti come ambiente sacro; un’ambiguità che si riflette nelle affascinanti decorazioni pittoriche.
La cantina, di proprietà della Famiglia Pietracito, fu scoperta negli anni ’70 da mons. Fonseca, illustre studioso del rupestre nella Terra delle Gravine (fino ad allora il sito veniva utilizzato per deposito di vino e di paglia) e nel 2011 riconosciuta come bene culturale da parte della Soprintendenza per i Beni Architettonici e del Paesaggio della Puglia.
Caratterizzata da tre vani, chiusi da un’abside, la chiesa rupestre conserva le splendide pitture, come la Natività e la Cacciata dei Progenitori, nel primo ambiente, cui segue una sfilata di dame e cavalieri in costume e la parodia di una parata di sacerdoti in abito liturgico; continua con rappresentazioni della società del seicento.
Dall’analisi di alcune scritte in latino si ritiene che la grotta fosse adibita a ritrovo per l’arruolamento dei soldati, ma non sono escluse altre ipotesi. Ci sono dei soggetti a tema amoroso, come una dama indecisa tra due pretendenti e figure a tema sacro, con un corteo di dignitari ed ecclesiastici, con oggetti liturgici.
A novembre del 2011 per la prima volta fu organizzato un convegno internazionale a cura dell’Università di Bari e del CRSRP (Centro Ricerche di Storia Religiosa in Puglia) e da Raffaella Bongermino, storica di Laterza, e promosso dall’Ambasciata di Spagna, dal Comune di Laterza, dalla CCIAA di Taranto, dal Gal “Luoghi del Mito” e dalla Fondazione Banco di Napoli.
A Ottobre 2013 fu pubblicato il volume “La “Cantina Spagnola” di Laterza, i Perez Navarrete feudatari e il Viceregno spagnolo” con la raccolta degli atti del convegno.
Nel 2015, con un finanziamento del Gal Luoghi del mito, fu riqualificata l’area d’accesso.
Il Comune di Laterza, dagli anni 80 e fino a Dicembre 2016, ha avuto la disponibilità della Cantina Spagnola con un contratto di comodato d’uso gratuito. A questa data però la famiglia Pietracito non ha inteso rinnovare il comodato d’uso ed ha sottratto al Comune la disponibilità del bene. In quel momento sono iniziate le trattative per l’acquisto. Il comune, ha effettuato molteplici tentativi presso professionisti per acquisire una perizia estimativa, ma è stato impossibile trattandosi di un bene unico, senza alcun riferimento sul mercato immobiliare. A quel punto è stato incaricato un tecnico comunale che ha definito il prezzo di € 40.000. La famiglia ha prodotto la sua perizia del valore di € 105.000,00.
E’ iniziata una serrata trattativa che ha preso una svolta risolutiva con l’ipotesi della permuta con un terreno di proprietà del Comune, sito in località Sterpine, nel Parco delle Gravine, incolto da alcuni decenni, soggetto a diversi vincoli paesaggistici e agli usi civici, dotato di fabbricati rurali, in parte collabenti, valutato dal tecnico comunale in € 41.408,00.
La perizia della Cantina, corredata dal contratto preliminare di permuta, sottoscritto dalle parti, è stata successivamente inviata all’Agenzia del Demanio per il parere di congruità. L’Agenzia, con nota del 21 giugno 2019, ha comunicato che “diverse delibere delle sezioni regionali della Corte dei Conti hanno rilevato che la permuta pura, risolvendosi nella mera diversa allocazione delle poste patrimoniali afferenti a beni immobili, costituisce un’operazione finanziariamente neutra …. e pertanto non rientra nell’ambito di applicazione dell’art. 12 comma 1 ter…” quindi non necessita del parere di congruità.
La cantina costituisce il primo attrattore turistico individuato nel Piano del Turismo “Laterza Terra di Scoperte”. Negli ultimi due anni il territorio ha molto sofferto a causa dell’impossibilità di effettuare visite nella cantina spagnola, con vistoso calo dei redditi degli operatori economici, in particolare per le guide turistiche e per i ristoranti.
L’acquisizione della Cantina Spagnola è un atto di fondamentale importanza per lo sviluppo culturale ed economico della comunità Laertina e si inquadra nelle politiche culturali e turistiche che la Regione Puglia sta attuando con i piani PIIL e Puglia 365.
Parte da oggi un nuovo capitolo per la Cantina Spagnola che impegnerà notevolmente quest’ultimo periodo di questa amministrazione e le amministrazioni future. La messa in sicurezza prima ed il restauro degli affreschi dopo saranno operazioni delicate, da fare eseguire da professionisti della massima esperienza, trattandosi di bene altamente vulnerabile. La ricerca di finanziamenti pubblici, di sponsorizzazioni private, di donazioni, di utilizzo dei benefici fiscali connessi all’art bonus, contribuiranno a dare nuova vita alla Cantina Spagnola ed un arricchimento storico, culturale ed economico alla comunità laertina.”
Mimma Stano
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