L’assessore regionale alla Salute ha partecipato al congresso dell’Asm, a Matera, su innovazione e intelligenza artificiale al servizio della prevenzione e della cura attraverso cui si possono “potenziare la capacità di risposta del sistema sanitario regionale”
A Matera c’è stato importante momento di confronto per discutere delle nuove frontiere della sanità digitale, in particolare del ruolo dell’intelligenza artificiale nel migliorare i servizi per i cittadini. L’evento, organizzato con il supporto del ProMIS (Programma Mattone Internazionale della Salute), ha messo in evidenza come l’adozione di soluzioni digitali possa portare benefici concreti, riducendo le disuguaglianze nell’accesso alle cure e potenziando la capacità di risposta del sistema sanitario regionale”.
Lo ha dichiarato l’assessore alla Salute della Regione Basilicata, Cosimo Latronico, intervenuto al congresso “eHealth in Public Health: equità, innovazione ed AI”, promosso ieri dall’Azienda Sanitaria Locale di Matera all’ospedale “Madonna delle Grazie” di Matera.
L’evento, valido anche per l’assegnazione dei crediti formativi in medicina per le figure sanitarie, era aperto anche a medici, assistenti sanitari, biologi, chimici, educatori sanitari, farmacisti, infermieri, infermieri pediatrici, tecnici della prevenzione nell’ambiente e nei luoghi di lavoro, tecnici sanitari di laboratorio, veterinari nonché personale amministrativo.
“Ringrazio l’Asm per l’attenzione su un tema fondamentale per il futuro della cura e della ricerca scientifica a sostegno della prevenzione – ha detto Latronico – perché l’intelligenza artificiale può andare a integrare settori in espansione, come la medicina personalizzata, la bioinformatica o la genomica. La sanità di servizio deve puntare a far crescere le possibilità di espressione dei tanti professionisti che possono dare un contributo tanto nelle corsie degli ospedali, quanto nei laboratori di analisi e di ricerca. Soprattutto, dobbiamo puntare a elevare costantemente le possibilità di sviluppo delle strutture lucane, affinché vengano considerate sempre di più delle eccellenze sanitarie”.
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