Le Nonne Chef, nella loro semplicità comunicativa, rappresentano una reale fonte storica, memoria di un passato recente che rischia di essere dimenticato, espressione di identità culturale collettiva. Direttamente “connesse” al territorio, durante le attività di laboratorio, in contesti attuali, viventi e socializzanti le Nonne Chef rappresentano reali e intrinseche potenzialità locali.
Per chiudere alla grande il 2019, che le ha viste protagoniste in TV e in un libro, per vedersi poi proiettate verso una dimensione nazionale come buona pratica dalla CIA-Agricoltori Italiani, le nonnine più dinamiche d’Italia si preparano a celebrare le 4 C del CIBO.
CIBO come CULTURA che in tre comuni lucani diventa anche CONDIVISIONE, CONTAMINAZIONE e COMUNITA’.
Gli appuntamenti sono:
il 18 dicembre a Montalbano J. per uno scambio d’esperienze e tradizioni al Centro Sociale Anziani (CIBO come CONDIVISIONE);
il 22 dicembre a Matera presso il Chiostro delle Cererie dove le nonne abbineranno le pettole (street food contadino per eccellenza) alle migliori birre artigianali lucane (CIBO come CONTAMINAZIONE);
il 29 dicembre a Rotondella con Basilicata Adventure in un percorso esperienziale tra borgo e natura (CIBO come COMUNITA’).
“Ogni atto legato al CIBO, anche il più semplice e quotidiano, esprime una CULTURA. Dentro ci passano gusti e SAPORI, ma anche storie e SAPERI. Elementare e universale. Semplice e complesso. Contemporaneo e tradizionale. Unico e sacro. Dentro al cibo, e attorno alla tavola, ci sta il mondo. Con tutto il suo caleidoscopio di colori, sfaccettature, narrazioni” Nonne Chef, quante storie per mangiare.
*foto repertorio di Nicola D’Alessando (utilizzo libero)
Nonne Chef con il Presidente Tiziana Fedele, i soci Nicola Timpone, Rosa Gentile, Rudy Marranchelli e il Presidente dell’APT Basilicata Antonio Nicoletti.
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